“Partecipa e aiutami a partecipare”. È questo il messaggio di #YOUTHLAB, il progetto che, tramite la metodologia dello sviluppo di comunità e della progettazione partecipata, intende mettere al centro “chi negli ultimi dieci anni è stato lasciato da solo da istituzioni, privato sociale e società civile: i giovani tra i 14 e i 29 anni”. Sviluppato dal Consorzio Concerto, dal Consorzio erbese servizi alla persona (che raccoglie 26 Comuni della zona), dal Comune di Erba e dall’ente religioso P.I.C.F.I.C.-Villa Padre Monti e sostenuto dal bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo, #YOUTHLAB si rivolge agli under30, ma coinvolge l’intera comunità nella riscoperta del proprio ruolo educativo.
Dal 2007 le risorse a disposizione del Piano di Zona sono infatti state destinate all’area anziani, disabili, fragilità e minori 0-6 anni, mentre su 72 associazioni registrate nella Banca dati del Centro servizi per il volontariato comasco “nessuna si pone quale ambito di intervento prioritario l’area giovanile”. Stiamo parlando di quasi 12mila persone in quella fascia d’età, “ma più in generale di tutti i 71mila abitanti delle 26 amministrazioni comunali che saranno coinvolti nelle attività progettuali.
Il titolo del progetto va proprio in questa direzione: “la scritta YOU, ‘tu’, punta a coinvolgere tutti, i giovani ma anche i cittadini, le organizzazioni, le amministrazioni e le imprese, a cui chiediamo di pensare, progettare e realizzare nuove idee insieme ai giovani”. Continua Villani.
la scritta YOU, ‘tu’, punta a coinvolgere tutti, dai cittadini alle imprese, a cui chiediamo di pensare, progettare e realizzare le idee dei giovani
“Per incidere in modo coerente con le aspettative dei ragazzi abbiamo creato sin dalla fase progettuale un gruppo di advocacy con alcuni di loro”, sottolinea la responsabile di YOUthLAB, un luogo di confronto diretto per garantire la corrispondenza delle azioni progettuali con le aspettative dei giovani.
Il risultato atteso è arrivare alla costituzione di “un tavolo territoriale composto da enti pubblici, privato sociale, imprese e gli stessi giovani a cui affidare la governance delle politiche giovanili nel territorio”. Uno sviluppo di comunità su basi concrete, a partire dal primo luogo individuato dove promuovere partecipazione giovanile: la stazione di Erba, concessa in comodato gratuito da FerrovieNord, che oggi si trova in un quartiere in parte malfamato ma che vuole essere trasformato da #YOUTHLAB in un polo attrattivo “tramite una riqualificazione effettuata non ‘per’ ma ‘con’ i giovani stessi”, specifica Villani.
La call per la progettazione partecipata degli spazi, realizzata in collaborazione con il centro di ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica è partita ufficialmente a giugno 2017: si punta a concludere la ristrutturazione in un anno, per dedicare i due restanti anni del progetto all’erogazione dei servizi per il territorio. “Non si può rimandare a domani quello che è urgente e necessario fare oggi: in questi anni i giovani, in mancanza di alternative, hanno lasciato i luoghi in cui sono cresciuti alla ricerca di maggiori opportunità nelle vicine città di Milano, Como o Lecco. Dobbiamo convincerli ad investire su questo territorio, offrendo loro spazi di reale partecipazione”.