I protagonisti dei 27 progetti del bando Welfare in azione di Fondazione Cariplo si sono dati appuntamento Giovedì 13 luglio per la prima comunità di pratica estesa alle tre edizioni del Bando. L’incontro, denominato Summer School (coerentemente con la stagione 1), ha rappresentato un interessante e coinvolgente scambio di pratiche ed esperienze sul campo, celebrando anche il primo ingresso ufficiale nelle comunità di pratica dei 9 progetti della terza edizione.
L'obiettivo non era quello di riunirsi per ascoltare uno o più esperti, ma quello di «creare alleanze in un momento che sia costruttivo e capace di far emergere accanto ai successi anche fatica e criticità», come ha sottolineato Beatrice Fassati di Fondazione Cariplo. La ricchezza del confronto è stata determinata anche dalla coesistenza delle “tre velocità”, ossia i tre diversi livelli di maturazione dei progetti, dai “veterani” della prima edizione partita nel 2014 che sono entrati nel terzo anno di sperimentazione, alle 9 new entry sopra citate che stanno adesso accendendo i motori.
Creare alleanze in un momento che sia costruttivo e capace di far emergere accanto ai successi anche fatica e criticità
A guidare la macchina della Summer School, appunto, Stefano Laffi (Codici) ed Ennio Ripamonti (Istituto Italiano di Valutazione), referenti per tutte le comunità di pratiche del bando Welfare in azione. «Il nostro obiettivo è puntare i riflettori sulle domande concrete, sulle azioni per capire cosa ha prodotto risultati e come» è stata la premessa di Ripamonti. La tecnica utilizzata è stata quella del “fish bowl”, cioè dell’acquario, più adatta ad alimentare e coinvolgere le discussioni di gruppi anche numerosi. Un live twitting (hashtag #WIAsschool17) ha marcato i temi e le parole chiave della mattinata che si è tenuta a Milano nella sede della Casa dei Diritti di via de Amicis.
Da filo conduttore allo scambio di esperienze e pratiche il grande tema del coinvolgimento dei cittadini, scandito in 8 domande e per ciascuna di esse 3 testimonianze dai 27 progetti delle pratiche in atto e delle soluzioni trovate. In questo modo tutti i territori sono intervenuti riportando le loro esperienze su aspetti quali i profili dei cittadini coinvolti, le diverse forme di comunicazione più efficaci nell’innescare il coinvolgimento, i luoghi e le questioni più rilevanti che hanno favorito il contatto, la conoscenza e l’aggancio dei cittadini e le motivazioni prevalenti alla base del coinvolgimento. Sono stati affrontati anche, per contro, gli aspetti che non hanno funzionato, le aspettative disattese, i casi di abbandono dall’impegno…
In un continuo fluire di interventi, domande, chiarimenti, tra chi stava dentro e fuori l’acquario, ha preso concretamente piede quanto auspicato dagli organizzatori, ossia uno scambio pratico, appunto, di consigli e di ricerca congiunta di soluzioni, non solo da parte di chi aveva più esperienza, grazie al maggior livello di maturazione del progetto, ma anche dai nuovi arrivati e dal loro fresco sguardo sul tema.
Sono emerse tante storie, tante esperienze, tante lezioni apprese, anche dagli eventi inaspettati. A volte è emersa la fatica, la difficoltà di muoversi in contesti nuovi ed inesplorati, le resistenze culturali al cambiamento verso l’idea di welfare comunitario, ma il parlarne insieme ha aiutato a superarle e a cercare nuove soluzioni.
La Summer School 2017 si è chiusa nel pomeriggio, dopo un confronto in piccoli gruppi a seconda dei diversi temi di approfondimento inerenti al coinvolgimento dei cittadini. Tra un anno la prossima Summer School, mentre continueranno le singole comunità di pratica a cadenza trimestrale per ciascuna edizione.
I racconti ascoltati, le esperienze di Welfare presentate, le idee messe in circolo nel salone della Casa dei Diritti di via de Amicis a Milano costituiranno un ulteriore elemento di crescita e di stimolo per i territori e saranno anche oggetto di riflessione del convegno “Ma come gira questo welfare” promosso da Fondazione Cariplo per il 22 settembre 2017 al teatro Elfo Puccini di Milano.