Tre città europee, tre progetti virtuosi di innovazione sociale, tre giovani italiani che li visiteranno per poi capire come replicarli a Mantova, il luogo dove vivono. Si chiama Boome-run il tour che Sofia Pasotto, 18 anni, Alice Galli, 21 anni, e Paolo Levoni 20 anni, faranno dal 31 marzo al 7 aprile 2018 con tappe a Stoccolma (Svezia), Holstebro (Danimarca), Leeuwarden (Paesi Bassi) e lo si potrà seguire tramite il sito boome-run.com.Il tour è il risultato di un concorso indetto da Generazione Boomerang, progetto dedicato ai giovani del distretto sociale di Mantova e finanziato dal bando Welfare in Azione di Fondazione Cariplo.
“L’obiettivo è quello di mettere in gioco in prima persona i figli dei genitori della boom generation, che purtroppo si trovano in un a sorta di generazione boomerang perché si trovano a livello socio-lavorativo con meno possibilità dei loro genitori”, spiega Andrea Caprini, presidente del consorzio Progetto Solidarietà e coordinatore dell’equipe di lavoro che ha lanciato Boome-run. “Siamo partiti dalla frase che spesso viene detta dai ragazzi: ‘A Mantova non c’è niente da fare, niente di nuovo’, e abbiamo lanciato un concorso in cui chiunque avesse saputo di esperienze altrove ma replicabili in città avrebbe potuto visitarle per poi studiare come riproporle qui”, racconta Caprini.
In tutto sono arrivati una decina di video da due minuti l’uno - questo il format richiesto – con varie proposte e sono stati Sofia, Alice e Paolo i tre vincitori. “Sono stati selezionati per l’innovatività delle loro proposte, la replicabilità di quello che vedranno all’estero sul territorio di Mantova e l’interesse che possono generare nella collettività. L’idea è che al ritorno dal viaggio venga fatto uno studio di fattibilità con una piattaforma di crowdfunding civico per coprire i costi necessari”, aggiunge il coordinatore del progetto.
“Ho conosciuto il progetto leggendolo su un volantino, e mi ha attirato fin da subito il messaggio che veniva lanciato a noi ragazzi: ‘le vostre idee sono importanti". Di solito non c’è questa considerazione nei nostri confronti”, spiega Sofia, che frequenta l’ultimo anno al Liceo Classico Virgilio. “Mi appassionano i temi ambientali così ho scelto l’iniziativa di un quartiere di Stoccolma che in pochi anni ha bonificato i propri canali rendendo anche potabile l’acqua. Andrò a vederlo e sono convinta che anche a Mantova si può replicare un’esperienza del genere”, aggiunge. Sono giorni frenetici per lei e gli altri due vincitori, perché gli organizzatori hanno messo a loro disposizione un budget ma la logistica del viaggio è volutamente tutta lasciata a loro. “Ho preso contatti con la scuola di cui ho parlato nel video che mi ha fatto vincere il concorso e ora non vedo l’ora di visitarla: mi aspetto che mi stupisca e che mi dia i giusti elementi per migliorare il mondo della scuola della mia città ma anche d’Italia”, pensa in grande Paolo, molto interessato al teatro e alla cittadinanza attiva. All’Holstebro Gymnasium, una delle scuole principali della cittadina danese, è in vigore un modello partecipativo in cui gli studenti hanno voce in capitolo nella gestione delle ore del doposcuola in riferimento alla scelta delle attività da svolgere.
Ho conosciuto il progetto leggendolo su un volantino, e mi ha attirato fin da subito il messaggio che veniva lanciato a noi ragazzi: ‘le vostre idee sono importanti. Di solito non c’è questa considerazione nei nostri confronti.
La terza esperienza che i giovani di Boome-run visiteranno è invece la pista ciclabile della cittadina olandese di Leeuwarden, “realizzata con carta igienica riciclata e amalgamata con asfalto secondo i più moderni criteri di sostenibilità”, precisa Alice, che oggi frequenta la facoltà di filosofia a Padova e oltre allo scoutismo sta muovendo i primi passi nel giornalismo collaborando con la Gazzetta di Mantova. “È proprio alla conferenza stampa del progetto che ho deciso subito di parteciparvi, avendo sentito parlare alla radio di Leeuwarden. Mantova ha diverse piste ciclabili e se la visita che faremo confermerà la validità dell’iniziativa olandese conto di proporla alla città”, sottolinea Alice. La determinazione dei tre protagonisti, in attesa dei risultati del viaggio, ha già portato a un primo traguardo: il concorso verrà replicato anche l’anno successivo, perché Boome-run sta dimostrando che i giovani, messi nelle giuste condizioni, vogliono dare il proprio contributo per migliorare la società in cui vivono.