Tutto nasce lo scorso settembre quando la Curiera della Musica di Giovani di Valore, un bus allestito per concerti, workshop e laboratori multimediali, fa tappa a Carnago. Qui l’assessore all’urbanistica Francesca Porfiri ne rimane colpita e decide di coinvolgere Giovani di Valore nella realizzazione di un’app per la Casa della Salute insieme allo Studio Volpi, una realtà imprenditoriale con sede a Carnago, Chicago e Shanghai con la quale il Comune già nel 2014 ha creato un Innovation Hubper valorizzare le idee dei giovani del territorio.
Un progetto sperimentale che vede protagonista Giovani di Valore,uno dei progetti finanziati nella seconda edizione del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo,che puntaa favorire l’occupazione giovanile sviluppando percorsi formativi insieme alle realtà produttive del territorio.
La Casa della Salute, che nascerà in un ex edificio industriale, sul modello delle Case della Salute di Reggio Emilia, sarà un poliambulatorio ma anche un luogo di incontro e confronto quotidiano per la comunità. Avrà un giardino e degli spazi verdi pedonalizzati, emetterà a disposizione un segretariato sociale per l’orientamento ai servizi del territorio.
Da parte del Comune c’era la volontà di creare anche una app per la cittadinanza ed è stato allora che abbiamo proposto di coinvolgere i ragazzi dell’istituto tecnico I.S.I.S Keyness.
Come prima cosa NaturArt ha organizzato una presentazione al I.S.I.S Keyness , una scuola superiore con indirizzi di informatica e marketing di Gazzada, per raccogliere 15 adesioni. Il percorso extrascolastico proposto consisteva in una serie di incontri all’interno dell’incubatorp Quarry up, in cui gli studenti erano guidati dallo studio Volpi nella creazione di una app, dalla ricerca dei reali bisogni del cittadino alla realizzazione.
Abbiamo chiesto di farsi avanti solo se davvero motivati.
Qualcuno era scettico sulla call ma in tre giorni sono arrivate 19 candidature a sostegno di quello che sostiene Giovani di Valore: i giovani hanno voglia di fare.
Sarà un’app fruibile per i giovani e non solo. Servirà per le prenotazioni delle visite mediche e dei farmaci ma sarà anche un’app sociale che segnalerà eventi e occasioni di incontro che si svolgeranno nella biblioteca vicina alla Casa della Salute.
Per pensare al meglio le funzionalità dell’app i ragazzi hanno intervistato i genitori, i nonni e anche il sindaco di Carnago, che è anche medico.
Lo Studio Volpi, che lavora spesso con gli studenti universitari, racconta di non avere mai lavorato con ragazzi così giovani e di essere stati mossi da una doppia curiosità.
Ci siamo chiesti: chi saranno i professionisti o i clienti di domani?
Lo Studio Volpi ha deciso di non spiegare ai ragazzi come si lavora ma di farli lavorare davvero.
I ragazzi, che sono dei tecnici, volevano cominciare subito a programmare, ma noi gli abbiamo mostrato la percentuale bassissima delle app che resistono sul mercato. Così è cominciata una prima fase di ricerca del target e della concorrenza.
I ragazzi sono stati divisi in 3 gruppi e hanno cominciato a realizzare interviste e ricerche qualitative per capire le reali necessità di chi utilizzerà quell’app. E l’hanno fatto usando i social, perché sono nativi digitali. Da ora fino a metà aprile i tre gruppi lavoreranno affiancati dai professionisti dello studio Volpi, a tre progetti differenti. Se i ragazzi al primo incontro si erano mostrati spaesati, già al secondo hanno mostrato tutta la loro energia.
Al primo incontro abbiamo chiesto di organizzarsi in gruppi e di darsi un nome. La volta dopo si sono presentati anche con un logo.
A metà aprile in occasione dell’inaugurazione della Casa della Salute, saranno presentati i tre lavori e verrà premiata la squadra vincitrice che entrerà a far parte del team professionale che realizzerà l’app finale.
Di sicuro è stato vincente questo nuovo modello, che è partito con la scommessa di coinvolgere dei ragazzi così giovani, e che adesso sia il Comune di Carnago che lo studio Volpi stanno già pensando di replicare.