Quando l’assistenza parte da un caffè

Spazi di condivisione di problemi e soluzioni

Data di pubblicazione: 9 Dicembre Dic 2015 1710 09 dicembre 2015

Si chiama #Oltreiperimetri il progetto lanciato nel Rhodense per offrire assistenza alle persone che si trovano in un momento di difficoltà e che più faticano a chiedere aiuto, trasformando i percorsi di assistenza in momenti conviviali per tutta la comunità.

Una rete di protezione per chi è caduto e vuole rialzarsi in piedi, perché a volte il filo tra benessere e vulnerabilità è molto sottile.

E’ questo #Oltreiperimetri, il progetto lanciato in nove comuni del rhodense per dare una mano a chi si trova in un momento difficile, costruendo ponti con la comunità circostante. “E’ stato pensato per le famiglie e le persone che si trovano in un momento difficile, dopo la perdita improvvisa del lavoro o dopo una separazione,” racconta Oliviero Motta, responsabile del progetto. “Sono loro i soggetti più difficili da raggiungere per i servizi sociali, perché hanno sempre fatto parte del ceto medio, e spesso vedono la richiesta di aiuto come qualcosa di cui ci si debba vergognare.”

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E’ per questo che i luoghi di incontro e orientamento di #Oltreiperimetri non hanno a che vedere con l’immaginario degli uffici pubblici. Si chiamano OP cafè e sono spazi in cui vengono organizzate attività e workshop di tutti i tipi, uno di questi all’interno ha un bar.

“Abbiamo trasformato questi spazi in veri e propri punti di incontro per la comunità, dove, oltre ai servizi di assistenza, vengono organizzati corsi di cucina, di lingue straniere e workshop per mamme e bambini. Volevamo dei luoghi che i cittadini potessero attraversare senza sentirsi stigmatizzati.” E qui infatti si arriva per vari motivi: per imparare qualcosa di nuovo, per bere un caffè con un amico o, appunto, per raccogliere informazioni se si ha bisogno di una mano.

Le relazioni tra le persone sono la chiave per il cambiamento. Condividere un problema, significa anche condividere le risposte e le soluzioni.

Oliviero Motta, responsabile del progetto

Con le sue 60 realtà associative, #Oltreiperimetri ha attivato tre azioni di sostegno: percorsi di orientamento al lavoro, educazione finanziaria per chi è vittima di indebitamento e lo sviluppo di nuove risposte ai bisogni abitativi, il tutto grazie all’attivazione della comunità locale.

“I rapporti col territorio sono la chiave della riuscita del progetto. L’azione relativa ai bisogni abitativi ad esempio, punta a rivalutare il patrimonio immobiliare del Rhodense, mettendo a disposizione abitazioni rimaste sfitte. I proprietari danno la possibilità a chi è in difficoltà di rimettersi sul mercato, grazie a condizioni agevolate, stipulando un contratto di servizio che si traduce in un affitto calmierato. Da questi rapporti, nascono legami di prossimità forti e anche questa è una risorsa enorme. ” Continua Motta.

In questo momento sono in corso negoziazioni per 40 appartamenti nella zona. Lo stesso modello di attivazione della comunità, viene applicato all’orientamento al lavoro.

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“I percorsi di orientamento al lavoro sono rivolti a persone sopra i 40 anni, disoccupate da meno di due anni e sono attivati in collaborazione con le aziende locali, grazie a cui vengono organizzati corsi di aggiornamento e tirocini formati. L’elemento chiave è che tutti i percorsi attivati sono percorsi di gruppo, questo è fondamentale perché cercare lavoro insieme significa motivarsi a vicenda, costruire nuovi legami, facilitare il passaparola. Condividere un problema, significa anche condividere risposte e soluzioni.”