La speranza non è solo quella di migliorare il contesto urbano, ma di offrire momenti di incontro e condivisione, così da facilitare la nascita di nuove relazioni e rafforzare la comunità
Offrire ai cittadini un piano B per rispondere alla crisi, è così che si presenta Progetto Archimedes, l’iniziativa lanciata in 13 comuni della Brianza per garantire alle famiglie un sostegno in uno dei periodi economici più critici degli ultimi anni.
“Volevamo sviluppare esperienze innovative in grado di rispondere alle sfide principali con cui è spesso costretta a confrontarsi gran parte della classe media: i temi della casa, del lavoro e del reddito”, spiega Veronica Borroni, responsabile dell’Ufficio di Piano dell’ambito territoriale di Carate Brianza. “E’ così che è nato Progetto Archimedes”.
Abbiamo attivato un’azione per promuovere le reti di buon vicinato, così da aiutare le famiglie a tessere nuove relazioni, ripensando anche il modo in cui si vivono gli spazi comuni
Frutto di una programmazione partecipata, insieme ad enti, associazioni e cooperative sociali del territorio, l’iniziativa ha lanciato una serie di azioni per favorire l’accesso alla casa, al lavoro e il sostegno ad una migliore gestione del proprio reddito, su un territorio che conta 150.000 abitanti. “I progetti per l’accesso all’occupazione e il sostegno al reddito sono diversi,” racconta Borroni.
“Stiamo lanciando dei corsi di formazione sulla gestione del bilancio famigliare aperti alle famiglie, per aiutarle a ottimizzare le risorse, inoltre in 10 aziende stiamo conducendo un sondaggio insieme ai sindacati per capire la sostenibilità del reddito famigliare e cercare di avere così dati più precisi su quanto abbia inciso la crisi degli ultimi anni. Inoltre abbiamo attivato delle borse-lavoro, per il ricollocamento di persone over 45.” Allo stesso tempo sono stati attivati percorsi di auto e mutuo aiuto per persone che hanno perso il lavoro. “Quando si rimane senza occupazione è facile abbattersi e sentirsi più fragili, per questo è importante poter contare su un sostegno, così da combattere la depressione, rimanere motivati e riuscire a presentarsi ai colloqui di lavoro in modo efficace.” E la risposta ai primi percorsi di auto e mutuo soccorso ha riservato anche qualche sorpresa. “Ci siamo resi conto che non tutti erano alla ricerca del posto fisso, alcuni partecipanti hanno espresso la volontà di mettersi in proprio, così abbiamo deciso di potenziare l’attività di microcredito per il lancio di nuove attività.”
E Progetto Archimedes lavora anche sull’accesso all’abitazione, puntando a facilitare la ricerca di un’abitazione per le famiglie con i redditi inferiori.
“Abbiamo lavorato su un modello basato su incentivi ai canoni agevolati, così da offrire un affitto accessibile anche alle tasche delle famiglie con i redditi più bassi, offrendo allo stesso tempo una garanzia ai proprietari immobiliari, grazie ad un fondo,” continua Veronica Borroni. Nell’ambito relativo all’ “abitare”, però Progetto Archimedes non si è fermato qui.
La prima attività riguarda il coinvolgimento di 50 famiglie nella riqualificazione di uno spazio verde, grazie all’aiuto di un facilitatore.
“Allo stesso tempo è stata sviluppata una piattaforma digitale dedicata allo scambio di servizi e oggetti, uno spazio virtuale in cui le persone possono conoscersi e mettere in comune, nello spazio reale, le proprie risorse e competenze.” Scambi di saperi e di oggetti per facilitare l’incontro tra sconosciuti.
“La speranza non è solo quella di migliorare il contesto urbano, ma di offrire momenti di incontro e condivisione, così da facilitare la nascita di nuove relazioni e rafforzare la comunità.” Perchè una comunità più solida, contribuisce a creare cittadini più forti.