Una casa per il welfare milanese che diventa una casa di tutti, è così che si presenta WeMi, la piattaforma che connette persone e servizi domiciliari, presentata venerdì a Milano (wemi.milano.it). Un progetto costruito grazie ad un lungo percorso di collaborazione tra pubblico, privato sociale e soggetti for profit, che coinvolge 58 enti erogatori di servizi accreditati dal Comune di Milano. “Si tratta della volontà di passare dal concetto individuale dell’erogazione del welfare ad un concetto comunitario,” ha spiegato Cosimo Palazzo, coordinatore del progetto Welfare di Tutti, che renderà l’accesso al welfare più semplice a tutti i cittadini, offrendo servizi sicuri e regolamentati con un costo variabile a seconda del proprio reddito (gratuiti, scontati o pagamento).
Esempi tra tutti possono essere i servizi di baby-sitting per più famiglie della stessa zona e le assistenti famigliari di condominio. Sarà proprio all’interno dei condomini che questa rivoluzione dei servizi presenterà alcuni dei modelli più interessanti. Grazie ad una collaborazione con Anaci (Associazione Nazionale degli Amministratori di Condominio), la piattaforma WeMi, permetterà infatti di acquistare servizi su misura per interi condomini della città.
“Si tratta di iniziare a considerare anche i condomini come vere e proprie comunità di persone” ha spiegato Palazzo, sottolineando che questo cambio di paradigma potrebbe permettere ai vicini di appartamento di condividere soluzioni alle proprie problematiche quotidiane. “Questo approccio al welfare comunitario renderà più semplice abbattere i costi, accedere a servizi erogati da enti accreditati e quindi sicuri, ma contribuirà anche a tessere nuove relazioni di prossimità tra persone che abitano vicine ma che spesso non si conoscono.” Altre occasioni di incontro create da Welfare di Tutti sono i corsi di educazione finanziaria, (organizzati anche in forma individuale), per aiutare tutti i cittadini ad ottimizzare le proprie risorse, oltre all’erogazione di servizi per persone dalle esigenze diverse.
Il progetto ha visto anche un laboratorio del dipartimento di design del Politecnico di Milano rivolto ad un gruppo di operatori del sistema WeMi. “Attraverso un percorso di attività sperimentali gli operatori sono stati invitati a mettersi in gioco per costruire il marchio del progetto”, spiega Palazzo, “il risultato è stato un catalogo di immagini che riflette il sistema «di tutti e per tutti»”.
Altre occasioni di incontro create da Welfare di Tutti sono i corsi di educazione finanziaria, (organizzati anche in forma individuale), per aiutare tutti i cittadini ad ottimizzare le proprie risorse, oltre all’erogazione di servizi per persone dalle esigenze diverse.
“La scelta di pubblicare in homepage i volti di persone in carne ed ossa rappresenta l’efficacia della nostra scommessa,” ha affermato l’assessore al welfare, Pierfrancesco Majorino alla presentazione.
Abbiamo deciso di lavorare insieme a soggetti del privato sociale e del profit, per dare forza alla rigenerazione del welfare di comunità, perché innovare il welfare di oggi significa definire quello di domani.