Giardini che fanno fiorire la comunità

Fare Legami apre i giardini privati ai volontari per raccogliere i cachi che altrimenti rimarrebbero incolti, e venderli raccogliendo soldi per finanziare il progetto

Data di pubblicazione: 25 Febbraio Feb 2016 1606 25 febbraio 2016

Facilitiamo l’incontro tra chi ha, ma non può, e chi può, ma non ha. Il risultato sono state circa 6 settimane di lavoro, incontri, scambi, chiacchiere e risate

Angelo Stanghellini, Responsabile del Progetto per il Territorio Cremasco
Cachi

Trasformare ogni giardino in un luogo d’incontro per la comunità. È questo l’obiettivo che si è posta la Parrocchia di San Giacomo, a Crema, quando, attraverso i Laboratori di Comunità, ha deciso di coniugare la maturazione autunnale dei cachi nei giardini delle case private e le persone in stato di fragilità. «Spesso i frutti una volta maturi, vengono lasciati sulle piante e finiscono per diventare concime per la terra», spiega Fabiano Sarti, responsabile della comunicazione. A cavallo tra ottobre e novembre, le famiglie che posseggono un albero di cachi aprono casa ad un gruppo di “raccoglitori” volontari costituitosi in parrocchia. «La frutta raccolta ammonta in tutto a 23 casse e, distribuita in parrocchia a fronte di una donazione libera, è stata anche l’occasione per fare del fundraising per il sostegno al progetto Fare Legami» conclude il responsabile.