A Milano la tata e la badante si trovano sul web e ad aiutare i cittadini nella ricerca ci pensa direttamente il Comune. Welfare di Tutti, il progetto sostenuto all’interno del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo , ha lanciato WeMi, il portale online che permette l’incontro tra domanda e offerta, con oltre cento diversi servizi di assistenza domiciliare, fornita rigorosamente da personale qualificato proveniente da 58 enti del privato sociale. Lanciato a fine gennaio, in pochi giorni il portale ha fatto registrare oltre 12.180 contatti, 14.295 sessioni aperte e 63.250 pagine visualizzate. Circa 350 le richieste di servizi già attivate, prime tra tutte le baby-sitter seguite da traslocatori, colf e badanti.
Cinque le categorie di servizi disponibili: benessere della persona, sostegno alle famiglie, gestione delle attività domestiche, socializzazione e condivisione ed educazione finanziaria, per un’offerta vastissima che spazia dalla cura degli animali domestici, al supporto nelle piccole manutenzioni, fino allo svolgimento delle piccole commissioni e all’acquisto e consegna dei farmaci a domicilio.
Il progetto però va oltre l’online. Oltre al sito sono stati aperti anche tre spazi in città, l’ultimo dei quali nel caffè letterario di via San Gottardo 41, dove mentre si beve qualcosa, si fa colazione o un brunch, si trova anche il servizio giusto che “ti facilita la vita”. Gli altri due sono in via Capuana 3 all’interno di Spazio Agorà e in via Trivulzio, 15 all’interno del Servizio CuraMi.
“L’obiettivo di WeMi, partito qualche mese fa con un intenso lavoro di caricamento dei dati – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – è di facilitare la vita dei milanesi nel modo più veloce possibile, ovvero andando online per la ricerca di un servizio. La garanzia è di entrare in contatto con personale qualificato e servizi a tariffe contenute, forniti da enti certificati del privato sociale. Il portale aiuta a contattare le persone giuste per ogni situazione evitando di affidarsi al passaparola o al caso per trovare servizi essenziali a cominciare dall’assistenza domiciliare per anziani, bambini e persone con disabilità. Con questo progetto che innova l'offerta di servizi nel campo del sociale il Comune diventa non più solo erogatore di servizi propri, ma si fa promotore delle opportunità della nostra città, valorizzando la collaborazione pubblico-privato e mettendo insieme risorse umane ed economiche".
Il lancio di WeMi ha rappresentato l’occasione per fare il punto sul bonus badanti-tate, uno dei nuovi strumenti di sostegno al reddito che verrà introdotto quest’anno dal Comune di Milano, un contributo che si potrà ricevere in presenza di alcuni requisiti e nel rispetto di alcune condizioni: Isee familiare fino a 17.000, impiego di personale qualificato e in regola. Il contributo sarà di 1.500 euro, una tantum, da destinare al pagamento delle spese contrattuali. Il Comune metterà a disposizione nel 2017 circa 3 milioni di euro.
Foto: Juliette Leufke