Se l'inclusione è una partita che si vince insieme

Nel territorio di Desio, in Brianza, un progetto punta a promuovere l’inclusione delle persone disabili, mobilitando l’intera comunità

Data di pubblicazione: 13 Luglio Lug 2017 1210 13 luglio 2017

Il progetto che nei prossimi tre anni innoverà il sistema di welfare a sostegno delle persone con disabilità sul territorio intorno a Desio, in Brianza, nel nome s’ispira al mondo del calcio, in particolare alla squadra del Barcellona. Si chiama «TikiTaka. Passaggi di inclusione» e Valentina Ghetti, collaboratrice del Consorzio Desio-Brianza e project manager del progetto, spiega il perché di questa scelta: «TikiTaka è un modo di giocare a calcio caratterizzato da passaggi molto fitti, orizzontali: una metafora del lavoro che vogliamo fare con tutti nella comunità, coinvolgendo soggetti nuovi, distanti dal lavoro con la disabilità, per creare nuove forme di corresponsabilità e nuove risorse di inclusione».

La seconda ispirazione viene proprio da Lionel Messi, che è diventato Pallone d’Oro nonostante il suo disturbo della crescita: «vogliamo valorizzare il limite che diventa risorsa, trasformando la percezione delle persone con disabilità: l’inclusione non è solo la società che si adatta per accogliere, ma lo scoprire percorsi nuovi, in cui la persona con disabilità abbia un ruolo sociale e diventi protagonista attiva per costruzione del bene comune» continua Ghetti. Ecco perché la rete è tanto importante, sin dalla fase di co-progettazione.

TikiTaka è un modo di giocare a calcio caratterizzato da passaggi molto fitti, orizzontali: una metafora del lavoro che vogliamo fare con tutti nella comunità, coinvolgendo soggetti nuovi, distanti dal lavoro con la disabilità, per creare nuove forme di corresponsabilità e nuove risorse di inclusione

Valentina Ghetti, project manager di TikiTaka

I promotori di TikiTaka sono l’azienda speciale consortile Consorzio Desio-Brianza e i 10 Comuni del distretto, con sette realtà sociali attive negli Ambiti di Desio e di Monza e una rete di oltre 30 realtà del territorio, come associazioni, scuole, media, aziende.
L’esito previsto sono almeno trenta percorsi di inclusione inediti, che coinvolgano complessivamente circa 180 persone con disabilità: il cammino per arrivarci inizia dai TikiTaka Lab, laboratori misti di co-progettazione, che sono già partiti. Aperti a persone disabili, famigliari, operatori, volontari e attori del territorio, coinvolgeranno 500 persone e saranno 24 nel triennio: si parlerà di tempo libero, lavoro, cittadinanza attiva, affettività e abitare. L’obiettivo è ingaggiare una quarantina di nuovi soggetti della comunità, mai coinvolti prima sul tema della disabilità.

«L’evoluzione dei percorsi di vita delle persone con disabilità oggi resta un po’ “incastrata” dentro servizi rigidi, dall’ascolto dei desideri delle persone e dalla corresponsabilità invece potranno nascere spazi di inclusione nuovi», afferma Ghetti. Traghettare le idee alla realtà è il compito dei TikiTaka Fab: «in passato, una decina di persone con disabilità hanno fatto un corso di barman, partendo da un loro desiderio. Con TikiTaka abbiamo cercato spazi affinché questa competenza potesse esprimersi in contesti reali. Abbiamo raccolto la disponibilità di Villa Tittoni, la villa comunale di Desio, abbiamo organizzato un corso HCCP e un nuovo corso di barman. I numeri sono cresciuti. Per tutta l’estate il martedì sera due persone con disabilità faranno da aiuto barman a Villa Tittoni, che ha un ricco calendario di eventi culturali e di spettacoli, ma stiamo raccogliendo la disponibilità anche di altri esercizi», racconta Ghetti.

Markus Spiske 135768

Progetti analoghi stanno nascendo sul fronte del verde e dell’ambiente, con alcune persone che saranno coinvolte nei percorsi guidati e nelle proposte didattiche dell’Oasi della Lipu nel Parco delle Groane.


Un’attenzione specifica verrà data ai percorsi relativi all’abitare, con l’attivazione dei TikiTaka Housing. Una parrocchia ha già dato disponibilità per mettere a disposizione degli appartamenti. L’idea è lavorare su percorsi innovativi dell’abitare in autonomia, approfondendo anche i nuovi strumenti di gestione previsti dalla legge 112/2016 sul “Dopo di Noi”, come i trust collettivi: «TikiTaka offrirà alle famiglie percorsi informativi per fare scelte consapevoli ma anche con la velleità di arrivare, nel triennio, a capire se c’è spazio per immaginare una gestione comunitaria dei patrimoni, a tutela del singolo ma in cui non si pensi solo al singolo. Ci stiamo ragionando con la Fondazione Comunitaria di Monza e Brianza», anticipa Ghetti. L’ultimo strumento in campo è il TikiTaka Think, per far sedimentare gli apprendimenti elaborati all’interno del progetto, così da creare un patrimonio di conoscenza che favorisca una replica del modello.