Se gli incontri sulla disabilità diventano una fucina di coesione

Nei comuni dell’Ambito di Cinisello Balsamo la comunità si riunisce per capire come diventare più inclusiva

Data di pubblicazione: 30 Agosto Ago 2018 1000 30 agosto 2018

Fucine di lavoro per l’intera comunità. È così che si presentano i Comitati dei destinatari, iniziativa promossa all’interno del progetto L-Inc, sostenuto dal bando Welfare in Azione di Fondazione Cariplo nei 4 comuni dell’Ambito di Cinisello Balsamo. Obiettivo dei comitati è infatti aprire dei tavoli di confronto con i principali portatori di interesse del progetto, cioè le persone con disabilità e le loro famiglie, ma anche gli operatori sociali del territorio, i rappresentanti della società civile e gli individui interessati al tema.
«I Comitati dei destinatari sono perfettamente in linea con l’intero progetto L-Inc», spiega Marco Faini, responsabile del progetto. «L’idea è infatti quella di partire dall’identificazione di un progetto di vita del singolo, sia per ottimizzare l’utilizzo delle risorse formali che attivare le risorse informali. In questo senso, la comunità rappresenta un bacino risorse, ma anche un’occasione di inclusione. Per questo creare dei momenti di condivisione in cui riportare le idee, raccontare gli esiti delle attività e raccogliere nuove proposte, anche da persone interessate che però non sono coinvolte direttamente, per noi è fondamentale».

Iniziati a gennaio, sono stati quattro gli appuntamenti dei Comitati. Il primo ha dato voce alle persone disabili non coinvolte direttamente in L-Inc, il secondo è stato dedicato ai familiari delle persone con disabilità, il terzo agli operatori sociali e l’ultimo ha invece riunito tutti e tre questi gruppi, in un World Cafè, in cui raccogliere le testimonianze e i punti di vista diversi.

«È stata un’esperienza importante, hanno partecipato persone diverse, dalle stesse persone con disabilità, alle famiglie, agli assistenti sociali agli insegnanti di sostegno. Il world cafè poi ha offerto l’opportunità di realizzare un incontro con persone che abitualmente non si incontrano», racconta Giovanni Merlo, direttore di Ledha, che ha moderato i Comitati, nati, spiega, anche come strumento di controllo sulle attività di progetto, per capire se i gruppi dei destinatari si sentono coinvolti, se le attività sono note, comprese, come vengono valutate e in che modo è possibile migliorarle.

Linc

«Una delle sfide più grosse è la comunicazione. L-Inc è un progetto complesso da spiegare ai non addetti ai lavori, per facilitare le cose e renderlo accessibile a tutti, cerchiamo di garantire l’adozione di modalità di comunicazione easy to read», continua Merlo. «Inoltre, sempre dal punto di vista comunicativo, c’è una grande domanda con cui ci confrontiamo: il dilemma di capire se dobbiamo raccontare delle storie di persone straordinarie o di persone normali». I comitati sono serviti anche a discutere su questo, cioè su come si deve parlare quando si parla di disabilità.

Le prime 19 storie delle persone coinvolte dal progetto sono assolutamente normali. Cosa c’è di straordinario nel voler andare a lavorare o nell’andare a vivere da soli e diventare indipendenti? Sono proprio questi gli obiettivi che ci rendono tutti uguali. Eppure dei desideri così ordinari faticano ad essere riconosciuti. Nei Comitati abbiamo discusso anche di questo e abbiamo chiesto consigli alla comunità.

Giovanni Merlo, Direttore di Lehda

Attraverso canali diversi sono arrivate una cinquantina di persone. «Dagli incontri sono emerse molte cose. Ad esempio la difficoltà culturale, il fatto che vi siano ancora moltissimi pregiudizi, che lo stigma prende forme diverse. Oltre a questo però abbiamo rilevato anche la passione e la voglia di contribuire di gruppi persone a cui solitamente non si chiede un’opinione ma a cui si fanno delle proposte. Poche volte viene chiesto un parere alle persone con disabilità e ai familiari, così come gli operatori difficilmente sono coinvolti nella progettazione». Infine, secondo Merlo, i Comitati sono stati un momento prezioso per avere la conferma di un altro aspetto importante. «Un progetto come L-Inc, che punta ad offrire alle persone con disabilità un percorso di indipendenza è realizzabile solo nella misura in cui la società sia più inclusiva». La Comunità, dunque si conferma, ancora una volta, la chiave.