Valtellina.Morbegno#Comunitàchediventafamiglia: un welfare di montagna per una “felicità di montagna”

Si lavorerà con le famiglie e il territorio per costruire relazioni di fiducia

Data di pubblicazione: 22 Ottobre Ott 2018 1027 22 ottobre 2018
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Chiamatela clan, chiamatela rete sociale, chiamatela tribù, chiamatela famiglia. Chiunque siate, comunque la chiamiate, mobiliterà una Montagna di risorse.

Siamo a Morbegno e dintorni, nella bassa Valtellina, un territorio costituito da 25 comuni, alcuni situati sul fondovalle, altri arrampicati a "mezza montagna", altri ancora nel fondo delle valli laterali. Comuni molto diversi tra loro, da quelli “di riferimento (Morbegno, Cosio Valtellino e Talamona) dove si trova la maggior concentrazione di servizi ai comuni in transizione, dove, nonostante la chiusura di alcune scuole e servizi si registra un incremento della popolazione, aicomuni polvere, comuni tra i 500 mt. e i 1.200 mt di altitudine, caratterizzati dal fenomeno dello spopolamento.

Valtellina.Morbegno#Comunitàchediventafamiglia è un progetto inserito nel bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo che nasce in un contesto tipicamente montano, dove sono oltre 4000 famiglie che non accedendo ai servizi tradizionali e vivono in una situazione a “rischio di vulnerabilità” determinata principalmente da tre elementi: la fragilità dei sistemi relazionali, l’indebolimento dei sistemi educativi e le specificità del contesto locale.

La vulnerabilità non è il problema di un singolo ma che può riguardare tutti, attorno al quale far convergere energie della comunità locale.

Alberto Vinci, referente del progetto.

La montagna naturalmente richiede capacità di resilienza e di adattamento, che a volte però sfocia nell’autoreferenzialità e in una certa chiusura nei confronti dei territori vicini. La montagna richiede fatica e tenacia, anche nelle relazioni sociali, un po’ come il raggiungimento della felicità. La felicità in montagna è molto legata al territorio che a volte è aspro, richiede fatica e perseveranza, perciò se non si creano relazioni positive con l'ambiente e gli altri, si rischia di sentirsi soli.

Lavoreremo sul cogliere il senso di questa “felicità di montagna”, con le sue “durezze” ma anche sulla sua bellezza, superando alcuni limiti dati dalla diffidenza verso l’altro.

Alberto Vinci
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Il progetto lavorerà sulle relazioni e prevede tre azioni che provano a mettere in atto un “welfare di montagna”. Comunità che cresce è l’intervento che vuole ricomporre un sistema di welfare locale maggiormente condiviso tra gli enti pubblici, le organizzazioni, gli operatori e i cittadini. Verranno anche improntati dei percorsi di formazione e di scambio tra amministratori, operatori, volontari per imparare a leggere in maniera condivisa la realtà e provare a individuare risposte con l’obiettivo di individuare delle linee comuni tra i diversi territori della Valtellina. I Ri-trovo famiglie saranno degli spazi, dei luoghi di partecipazione attiva da parte dei cittadini e dei punti di riferimento per le famiglie, dove intercettare i bisogni e provare a costruire risposte concrete; dove le famiglie vulnerabili saranno viste come risorse e non solo come problema. Comunità che sostiene vuole dare un supporto concreto a quelle situazioni non ancora in carico ai servizi, coinvolgendo la comunità. I servizi e gli operatori dovranno rivedersi nel loro operato, non solo come semplici erogatori di prestazioni ma come rigeneratori di risorse, di nuove reti, valorizzando anche le famiglie stesse.

Valtellina.Morbegno#Comunitàchediventafamiglia insomma vuole investire in termini di fiducia reciproca. Dentro le piccole comunità ci si conosce e non sempre è facile mettersi in gioco ed esporsi, per paura di essere giudicato e criticato. Si lavorerà con le famiglie e il territorio per costruire relazioni di fiducia, perché come diceva William Blake “Quando uomini e montagne si incontrano, accadono grandi cose”.