I giovani tornano a fare Boom

Quattro Fondi boomerang e uno sportello per gli inserimenti lavorativi per andare diritto verso i propri sogni

Data di pubblicazione: 4 Marzo Mar 2019 1051 04 marzo 2019
Generazione Boomerang 01

Tutti hanno diritto di sognare il proprio futuro, soprattutto i giovani. Eppure alcuni di loro sono costretti a rinunciarvi per motivi familiari o economici.

Lì dove non arrivano le famiglie e neppure le istituzioni cerca di intervenire Generazione Boomerang, uno dei progetti finanziati nella terza edizione del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo, che nel mantovano punta a ridare ai giovani under 30 opportunità e fiducia nel futuro. Il progetto si muove su due assi fondamentali: da un lato quello dell’indipendenza lavorativa e abitativa, dall’altro quello dell’autonomia e della responsabilizzazione.

All’interno del progetto, nel 2018 sono nati i Fondi Boomerang, dei fondi molto importanti destinati al supporto dei giovani e dei loro progetti di vita, in particolare nell’ambito della formazione scolastica e professionale.

I fondi Boomerang sono finalizzati a valorizzare i talenti e a dare opportunità di studio a chi viene da contesti meno fortunati. Sono molto importanti perché coprono spese che altrimenti nessuno coprirebbe.

Maria Luisa Cagia, associazione Agape

Tre Fondi su quattro sono già attivi: il Fondo Scuola, un contributo a fondo perduto per contrastare la dispersione scolastica, lo sportello di micro-credito per la concessione di piccoli prestiti finalizzate al benessere e al potenziamento del giovanee il fondo Futuro, ispirato al prestito d'onore, basato sul modello statunitense, che punta sull’impegno morale del giovane che si impegna a rialimentare il fondo in caso di raggiungimento dei suoi obiettivi. Esiste poi il fondo Casa, nato per favorire l’indipendenza abitativa, ma questo fondo deve ancora partire.

Il Fondo Scuola ad oggi ha aiutato 30 famiglie a pagare l’abbonamento per l’autobus, comprare libri di testo, occhiali da vista e divise scolastiche. I micro-crediti, non superano i 5000 euro, e presuppongono un rimborso con piccole rate divisa in 36 mesi. Sono i ragazzi a fare una richiesta a Boomerang che si occupa di scrivere un dossier che viene poi analizzato da una commissione formata da Caritas, Fondazione Comunità Mantovana e Associazione Agape Onlus, che valuta sulla concessione del fondo in base a criteri prestabiliti e condivisi.

Generazione Boomerang 03

Le quattro storie dei ragazzi che hanno beneficiato dei micro-crediti sono molto significative.

C’è la storia di un ragazzo di 22 anni, con i genitori disoccupati, che ha ottenuto un prestito di 2.500 euro per pagare l'ultima rata dell'università. O quella di un quattordicenne, colpito da una malattia alle ossa, che si è potuto curare grazie a un prestito di 2.700 euro. O ancora quella di una ragazza proveniente da una famiglia colpita dalla crisi, che ha potuto comprare un’auto per raggiungere il posto di lavoro. Infine, c’è la storia di una ragazza di 27 anni che, dopo aver rinunciato a studiare per svolgere lavori precari, ha potuto iscriversi a un corso di formazione in ambito socio sanitario e tornare a investire sul proprio futuro.

Con il fondo Futuro è stata invece aiutata una studentessa con una grande passione per la zootecnia, che vive sola con la mamma, a prendere la patente per poter cogliere un'opportunità di lavoro estivo in una ditta di allevatori della zona.

Per accedere al fondo Futuro chiediamo ai ragazzi di scrivere una lettera di impegno in cui si raccontano. Sono lettere piene di passioni, speranze e gratitudine.

Maria Luisa Cagia

C’è poi una storia che fa ponte fra i fondi Boomerang e lo sportello per gli inserimenti lavorativi.

È quella di una ragazza, senza una famiglia solida alle spalle, molto in gamba, che dopo il diploma ha preso la patente grazie al Fondo Futuro. Dopo avere frequentato le 5 giornate di orientamento lavorativo, propedeutiche agli inserimenti lavorativi, si è distinta e ha avuto una bella opportunità di tirocinio.

Infine, sempre a supporto dei giovani del territorio, è stato implementato uno sportello di inserimento lavorativo, gestito dalConsorzio di cooperative Sol.Co. Mantova che riceve le segnalazioni da diversi enti territoriali, incontra i ragazzi per un colloquio conoscitivo e li invita a partecipare a un percorso di assessment che dura dalle 3 alle 5 giornate. Durante le giornate di Assessment i tutor d’aula danno ai ragazzi degli input. Sono poi loro a strutturare il proprio percorso in base a quello di cui hanno bisogno.

Chiediamo ai ragazzi di cosa hanno bisogno: un corso di formazione o di specializzazione, di essere aiutati a cercare lavoro.Vogliamo che siano loro a scegliere il proprio percorso.

Sara Simoneschi, Tutor d'aula del consorzio Sol.Co

C’è chi si fa aiutare a consultare le offerte di lavoro, c’è chi chiede un supporto a contattare le aziende intercettate tramite un’azione di scouting avviata dal consorzio e di supportarli nella preparazione del colloquio. Ogni ragazzo porta all’interno delle giornate di Assessment la propria esperienza di vita e le proprie aspirazioni. C’è chi ha usato il linguaggio teatrale per inscenare colloqui o problematiche lavorative all’interno di un magazzino.

Generazione Boomerang

Alle giornate di Assessment finora hanno partecipato 30 ragazzi. Di questi, 4 hanno frequentato un corso di formazione, per altri 16 è stato attivato un percorso di tirocinio che per alcuni è ancora in corso, 5 sono stati assunti nella provincia di Mantova. E qualcuno anche più lontano: Milano e Roma.

Mettendo al centro il diritto dei giovani a sognare, Generazione Boomerang porta i giovani diritto verso i propri sogni.