Inclusiva, partecipata, comunitaria: l’arte si può considerare uno strumento di un nuovo welfare.
Lo dimostrano alcuni progetti finanziati da Welfare in Azione, il bando di Fondazione Cariplo che crede fortemente in un nuovo welfare in grado di coinvolgere la comunità, che grazie all’arte non hanno solo dipinto, ma anche abbattuto, molti muri del pregiudizio.
Le Case per fare insieme sono i nuovi spazi di incontro dedicati alle famiglie nati nell’ambito del progetto Texère. Sono 4, a Rozzano, Pieve Emanuele, Locate di Triulzi e Opera e sono luoghi del welfare, aperti, dove coabitano generazioni diverse che si alimentano e si rigenerano. A Rozzano e a Pieve Emanuele uno degli strumenti per fare emergere bisogni e desideri della comunità è l’arte partecipata. Sui muri della Casa per Fare Insieme di Rozzano è stato realizzato, all’interno di un laboratorio artistico condotto dallo street artist Cristian Sonda, un murale che parla di inclusione. Sul murale sono rappresentati ragazzi di varie etnie che studiano, chiacchierano e vivono lo spazio, la parola chiave è #Casa scritta in 4 lingue, italiano, francese, inglese, arabo. Alla Casa per Fare Insieme di Pieve Emanuele, realizzata presso la Ex Centrale Termica di Pieve, l’arte partecipata ha coinvolto e aggregato generazioni diverse. Qui si è scelto di riprendere il tema dell’energia per parlare dell’energia dei legami. Con il tempo i laboratori si sono aperti anche alle famiglie e gli adolescenti si sono messi a disposizione degli adulti e dei bambini per trasferire loro le tecniche della street art.
Per scoprire chi sono gli anziani del territorio e quali sono i loro bisogni, le loro emozioni e aspettative, è nata una delle prime azioni di Invecchiando s’impara: il progetto “Vecchio a chi?”, una raccolta di interviste e un progetto fotografico che ha coinvolto 120 anziani di Seriate e Grumello al Monte. Gli anziani ritratti dal fotografo Andrea Donadoni sono stati individuati coinvolgendo le amministrazioni locali e i ragazzi in alternanza scuola lavoro, così da dare vita a un vero e proprio progetto comunitario di scambio intergenerazionale. L’iniziativa si è trasformata poi in una mostra itineranteattraverso i 19 comuni che fanno parte dell’ambito di Seriate e Grumello al Monte. Ogni tappa ha contribuito a fare conoscere il progetto Invecchiando s’impara agli anziani del luogo e alle loro famiglie. "Vecchio a chi?” ha abbattuto qualche stereotipo sulla vecchiaia e ha accorciato le distanze tra gli anziani ed il resto della comunità.
Lì sei vero è un festival nazionale di teatro nato dalla volontà del Veliero Onlus per sensibilizzare la comunità e dimostrare che i ragazzi con disabilità possono generare del bello. Condividendone obiettivi e intenti, TIKI TAKA ha deciso di prendere parte alla terza edizione del festival Lì sei vero con l’obiettivo di parlare di disabilità a un pubblico ancora più ampio, dando vita a un festival corale e diffuso. Anche quest’anno il Veliero Onlus ha portato a Monza compagnie teatrali da tutta Italia, ma grazie a TIKI TAKA – Equiliberi sono state coinvolte anche 20 associazioni del territorio che si occupano di disabilità e che hanno offerto alla cittadinanza un calendario ricco di appuntamenti e di spunti di riflessione con performance teatrali, convegni, presentazione di libri, mostre, esibizioni di danza e musica; il festival è così uscito dal Teatro Binario 7, sede principale, e si è appropriato per 5 giorni interi delle piazze della città e delle vetrine degli esercizi commerciali. Ad andare in scena sono state 7 compagnie teatrali provenienti da tutta Italia; le grandi e piccole difficoltà di ogni giorno, l’importanza di dare voce a chi non ne ha, imparare a comunicare i propri desideri, come il mondo vede la disabilità, sono solo alcuni dei temi affrontati negli spettacoli teatrali.
A Settimo Milanese gli alunni di una scuola d’italiano per stranieri sono uscitidalla classe alla scoperta di città d’arte. È un’azione di Oltre i perimetri che ha trasformato alcuni richiedenti asilo, residenti nel territorio, in Turisti per un giorno. Gli alunni hanno visitato a Milano il Castello Sforzesco e la Galleria d’arte moderna ea Rho hanno scoperto i padiglioni della Fiera dell’artigianato e la Galleria d’arte moderna che ha sede in un’antica e scintillante villa del Settecento. Alla scuola d’italiano per stranieri dove insegnano dei volontari, a metà marzo si sono invertiti i ruoli. Infatti, sono stati gli alunni, di diverse età e provenienza a tenere una “lezione”, in lingua italiana, sui propri luoghi di origine e sulle tradizioni ai bambini della scuola primaria di Vighignolo, frazione di Settimo Milanese. Un’esperienza coinvolgente che ha dimostrato che conoscere la lingua del posto in cui si vive è fondamentale per inserirsi e instaurare delle relazioni con gli abitanti del luogo. Per andare insieme, oltre i perimetri.
Tutti questi progetti dimostrano che liberare le emozioni con l’arte è sempre la chiave giusta per riuscire a coinvolgere e attivare la comunità. E a reinventarla!