Living Land, la comunità è un posto bello in cui vivere

Un progetto che ha trasformato la comunità in un laboratorio di idee dove far nascere soluzioni a supporto delle famiglie impegnate nella cura degli anziani e nel passaggio dei figli adolescenti all'età adulta

Data di pubblicazione: 3 Febbraio Feb 2020 1130 03 febbraio 2020
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A dicembre 2018 si è concluso il percorso del progetto Living Land, durato tre anni e finanziato nella prima edizione del bando Welfare in Azione di Fondazione Cariplo.

Un progetto nato nei territori di Lecco, Merate e Bellano, che ha saputo mettere a fattor comune le risorse della comunità a supporto delle famiglie impegnate nella cura degli anziani non autosufficienti e nell’accompagnamento dei figli adolescenti nel passaggio verso l’età adulta.

Con l’obiettivo di trasformare la comunità in un posto più bello in cui vivere.

Se cambiano i bisogni, cambiano le risposte

Living Land ha cercato di sperimentare un nuovo modello di welfare comunitario, innovativo e partecipato a servizio delle famiglie, partendo dall’ascolto dei bisogni e cercando di coinvolgere il territorio nella costruzione di risposte non precostituite.

Ma la costruzione di un nuovo modello di welfare comunitario passa anche dalle risorse che un territorio può mettere a disposizione. Per questo motivo, in avvio di progetto, è stato istituito il Fondo Living Land, una piattaforma per far convergere le risorse della pubblica amministrazione e raccogliere le donazioni di tutte le organizzazioni, le aziende e le persone che hanno scelto di dare il proprio contributo a sostegno di azioni specifiche del progetto. La gestione condivisa rispetto all’utilizzo delle risorse del fondo ha anche favorito la nascita di relazioni di fiducia e collaborazione tra gli enti coinvolti.

Dopo tre anni, Living Land lascia un territorio più sensibile, connesso e capace di leggere i bisogni per stabilire come e dove investire le proprie risorse.

Le azioni di progetto

Nel progettare le azioni si è partiti da alcuni dati significativi come sulla disoccupazione giovanile lecchese in aumento, l’esplosione del fenomeno dei NEET e il progressivo invecchiamento della popolazione.

ll progetto ha puntato sulla costruzione di cinque Living Lab, dei tavoli di lavoro nei territori di Lecco, Merate e Bellano, in cui istituzioni pubbliche, associazioni di volontariato, realtà del privato sociale e famiglie hanno potuto confrontarsi, progettare e sperimentare insieme risposte innovative ai bisogni giudicati particolarmente critici.

Insieme ai Living Lab, chiave sono stati i Micro Lab, i piccoli gruppi di lavoro nati intorno a degli argomenti più specifici, che sono stati in grado di attirare i giovani.

Il MicroLab che ha funzionato meglio è quello di Malgrate e Valmaldrera che ha lavorato sulla valorizzazione turistica delle montagne.

Eleonora Cortesi, referente Lab 1 giovani di Lecco
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Dal MicroLab di Malgrate e Valmadrera è nata Sentieri digitali, un’iniziativa per il rinnovo della segnaletica dei sentieri montani con l’inserimento dei QR code con le informazioni utili per gli escursionisti. Al MicroLab hanno preso parte associazioni, il Comune, le scuole, le parrocchie, mentre dell’installazione dei nuovi cartelli si sono occupati cinque giovani Neet.

Accompagnamento dei giovani alla vita adulta

Nel periodo in cui è stato progettato Living Land, erano 7000 i “giovani in panchina” che quotidianamente interrogavano enti pubblici e terzo settore circa il proprio futuro, eppure il panorama di offerta dei servizi rivolti ad adolescenti e giovani era in contrazione rispetto agli anni precedenti.

Il progetto ha saputo immaginare luoghi educativi per adolescenti per prepararli ad affrontare il mondo; ha costruito proposte educative di impegno sociale ed esperienze prelavorative per accompagnarli nel percorso di transizione alla vita adulta; ha generato spazi di fiducia dove i ragazzi potessero imparare, sbagliare e scoprirsi in nuovi contesti arricchendo le proprie competenze e la consapevolezza di sé, anche grazie a una forte azione di tutoraggio.

Le 4 azioni principali di Living Land rivolte ai giovani sono state: le esperienze prelavorative di gruppo con cui i giovani si sono impegnati nella riqualificazione degli spazi pubblici, l’iniziativa Giovani competenti che ha coinvolto i ragazzi in attività di doposcuola, laboratori creativi e supporto scolastico di minori e adolescenti, i Tirocini individuali nelle piccole e grandi aziende del territorio rivolte soprattutto ai Neet, i percorsi di Leva civica che non solo hanno avvicinato i giovani al mondo del lavoro, ma li hanno fatti sentire per la prima volta cittadini.

Tutte e 4 le azioni si sono basate su bandi pubblici, aperti ai giovani fra i 15 ai 28 anni, che hanno registrato nei tre anni un’adesione sempre alta.

L’azione che ha funzionato meglio è quella delle esperienze prelavorative di gruppo. La scorsa estate i giovani hanno riqualificato le panchine del lungo Lago di Lecco e hanno fatto lavori di manutenzione e abbellimento in 7 piazze di 7 comuni.

Eleonora Cortesi, referente Lab 1 giovani di Lecco
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Le attività condotte con i giovani nel corso del triennio hanno reso evidente la necessità di lavorare in ottica preventiva puntando sulla formazione e l’acquisizione di competenze trasversali. L’importanza della funzione di accompagnamento e tutoraggio è stato presidiato sia da operatori professionisti che da referenti aziendali e dai volontari. L’efficacia di proporre esperienze di apprendimento “dal vero”, sviluppate attraverso interventi concreti.

Siamo riusciti a riportare l’attenzione sui giovani, puntando sulla valorizzazione e non sull’assistenza.

Eleonora Cortesi

Dopo tre anni, Living Land lascia ai giovani degli strumenti nuovi e un territorio in cui la maggior parte dei dispositivi sperimentati continueranno a esistere.

Supporto alle famiglie con elevati carichi di cura

Nel lavoro con gli anziani si è partiti da quattro considerazioni: la presenza dei servizi per gli anziani nel territorio lecchese, un welfare solo di servizi non può rispondere ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie, le famiglie vanno sostenute e non sostituite, la domiciliarità deve basarsi su relazioni quotidiane.

Il progetto ha saputo mettere in campo azioni in grado di sostenere la vulnerabilità delle famiglie impegnate nei percorsi di cura, facendo un vero e proprio salto di qualità nelle politiche di welfare locale.

Abbiamo capito che serve leggerezza e flessibilità nei servizi rivolti agli anziani.

Raffaella Gaviano, referente del Lab 3 anziani di Lecco

Nel corso del triennio, sono stati attivati 17 custodi sociali; è stata sperimentata la figura del custode sociale di condominio presso due caseggiati del Comune di Lecco; è stato attivato un servizio di telefonia sociale presso il Comune di Colico che coinvolge 250 anziani; sono nati degli Spazi di Prevenzione e Salute, luoghi diffusi che rappresentano una presenza leggera, discreta ma costante dove gli anziani possono misurare la pressione, ricevere informazioni, accedere ad attività socializzanti; sono stati riqualificati i Servizi di Assistenza Domiciliare, di cui hanno usufruito 150 utenti, che hanno incluso interventi di supporto educativo, consulenze psicologiche e sostegno al disbrigo delle pratiche amministrative, un tutoring Badanti rivolto ai lavoratori e un sostegno ai familiari per la gestione contrattuale; è stato sperimentato anche un innovativo sistema di domotica che attraverso un kit di sensori rilevano la presenza di movimenti della persona, memorizzano le abitudini quotidiane della persona, invia ai familiari o agli operatori eventuali anomalie.

Innovazione

Per la prima volta realtà differenti si sono confrontate e hanno lavorato insieme per costruire proposte formative e di accompagnamento al lavoro dedicate ai giovani del territorio; sono stati coinvolti non solo i giovani con fragilità; è stato istituito un fondo per i giovani ed è stato previsto un riconoscimento economico (nella forma di buoni acquisto) come elemento motivante e responsabilizzante.

In relazione alle attività con gli anziani, per la prima volta sono stati integrati servizi differenti, quali i Servizi di Assistenza Domiciliare, la custodia sociale, il supporto educativo e psicologico, la telefonia sociale, oltre ad altri servizi comunali. La presenza di antenne sul territorio, ovvero i custodi sociali, ha permesso di conoscere situazioni critiche o problematiche e intervenire in modo preventivo e tempestivo.

Ma è il Fondo Living Land l’aspetto più innovativo del progetto perché ha fatto confluire fondi pubblici e privati.

Eleonora Cortesi

Living Land ha saputo attirare e coinvolgere anche soggetti non considerati prima d’ora dalle politiche di welfare, come per esempio il circuito degli agriturismi, le società sportive, gli appassionati di arte, chi si impegna per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale e i circuiti turistici.

Cosa resta sul territorio

Sul fronte giovani proseguiranno le esperienze prelavorative estive, le esperienze di tirocinio, i percorsi di Leva Civica nei due LAB che sono stati individuati come spazi di continuità dove continuare a costruire le politiche giovanili del territorio sostenuti da risorse pubbliche, partner e cittadini.

Nel LAB 1 di Lecco prosegue l’iniziativa “Giovani Competenti” che prevede di coinvolgere ragazzi tra i 18 e i 26 anni in attività di doposcuola, supporto scolastico, realizzazione di laboratori creativi a sostegno educativo di adolescenti e minori a fronte di erogazione di buoni acquisto spendibili in alcune realtà della zona. Nel 2019 verrà inoltre sperimentata una nuova proposta rivolta ai giovani Neet che unisce il tirocinio in azienda con un percorso educativo di gruppo.

Nel LAB 2 di Merate invece prosegue l’iniziativa “Piazza L’idea”, promossa dall’azienda speciale ReteSalute, che offre ai giovani un servizio stabile di orientamento e avvicinamento al mondo del lavoro grazie alla partecipazione di un’ampia rete di enti pubblici e del privato sociale.

Sul fronte anziani, proseguiranno le attività degli Sportelli al Cittadino, lo Sportello psicologico Geras, e gli Spazi di Prevenzione e Salute nei comuni de La Valletta Brianza e Santa Maria Hoè e nei cinque comuni del polo Brianza Ovest; gli interventi di rivisitazione del SAD (Servizio assistenza domiciliare) con l’inserimento di nuove figure professionali e una maggior diversificazione delle prestazioni erogate; interventi di Custodia Sociale, sia nella forma sperimentata a Lecco presso grandi condomini, sia quella attivata nel meratese con i custodi sociali volontari; il servizio di Telefonia sociale a Colico, un sistema di monitoraggio gestito da volontari.

Gli Spazi di Prevenzione e Salute sono stati un’intuizione. Con un’assunzione totale dei costi da parte del Comune, proseguirà l’esperienza di quelli esistenti e ne apriranno anche degli altri.

Raffaella Gaviano

Prosegue anche l’esperienza del Fondo Living Land per la costruzione di un budget a sostegno delle azioni.

Living Land: progetti per il futuro

Nel triennio Living Land ha certamente condizionato e ispirato il welfare locale della provincia di Lecco progettando servizi, per i giovani e per gli anziani, che oggi sono entrati a pieno titolo nell’offerta dei Comuni, essendo rientrati nella programmazione territoriale.

Ma Living Land è diventato un brand riconosciuto, sia per i giovani che per le amministrazioni locali, principalmente come progetto rivolto al mondo giovanile.

Per la sua riconoscibilità e capacità attrattiva, Living Land diventerà il nome delle politiche giovanili nella provincia di Lecco.

Eleonora Cortesi
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Questo risultato è frutto di diversi fattori: il lavoro degli operatori, il passaparola dei ragazzi coinvolti, una strategia di comunicazione del progetto semplice, chiara e diretta, in grado di parlare ai giovani.

Nato da un sogno, quello di migliorare un territorio e la qualità della vita delle persone che lo abitano, Living Land ha restituito a molti giovani la voglia di sognare.