«Il bello educa al bello. Spetta a noi far crescere l’attenzione per il senso di vivere in una comunità, sono sicuro che le persone hanno voglia di sentirsi ingaggiate, bisogna solo accendere la scintilla».
Marco Bottaro è il direttore dell’unità operativa di Lecco di Mestieri Lombardia, partner di Valoriamo, uno dei progetti della quarta edizione del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo. Valoriamo interviene nei distretti di Lecco, Bellano e Merate per promuovere il lavoro con l’obiettivo di dare risposte alla marginalità sociale.
Nel territorio in cui opera ci sono i comuni che si affacciano sulle sponde del lago, luoghi bellissimi, conosciuti e frequentati, soprattutto in primavera e in estate. Ed è proprio nei periodi di alta affluenza che la manutenzione degli spazi diventa difficile, perché le risorse messe in campo non bastano. Da questa consapevolezza nasce la proposta di un programma di attività di cura di spiagge, rive, spazi e “arredi” pubblici che intreccia il bisogno di un territorio e il bisogno di inclusione sociale e lavorativa di persone in condizione di fragilità e svantaggio sociale.
«Abbiamo iniziato ad attivare un confronto su questo progetto con l’ambito di Bellano intorno a Natale.
Il punto di partenza era quello di mantenere la finalità dell’inclusione lavorativa per le persone fragili, ma di immaginare un servizio focalizzato sull’attenzione al bene comune, a un valore
insieme all’ambito di Bellano abbiamo ragionato su un elemento che caratterizzava il territorio e cioè il lago. D’estate è letteralmente preso d’assalto dai turisti e allora ci siamo detti: perché non lavorare sulla manutenzione e sulla cura delle spiagge e dei luoghi più frequentati, strade, piccoli angoli di città? Abbiamo iniziato a dialogare con le amministrazioni locali per mettere a fuoco la risposta a un bisogno un po’ trascurato dagli operatori economici e per il quale le risorse messe in campo non sono sufficienti durante l’estate. I cinque comuni dell’ambito di Bellano, che sono le piccole perle del Lario, Abbadia Lariana, Bellano, Mandello del Lario, Perledo, Varenna, hanno aderito fin dalla prima ora».
E così da lunedì 23 maggio due squadre-quelle che il progetto ha chiamato dei “manutentori” e la “squadra socio-occupazionale”-si prendono cura del territorio dei comuni affacciati sul lago, non comuni qualsiasi, ma i “loro” comuni: «si tratta di persone che abitano in quei luoghi, che li conoscono e sono conosciute: al mattino intervengono i manutentori cantonieri, che sono stati selezionati da Mestieri Lombardia in raccordo con i comuni partner, sono regolarmente assunti con un contratto per 4 mesi. Sono quattro persone con cui stiamo costruendo percorsi di accompagnamento al lavoro, in condizione di disagio sociale anche certificato che, pur presentando difficoltà nel reinserirsi, dimostrano competenze lavorative che, se orientate, sono in grado di spendersi nel mondo del lavoro. Mentre nel pomeriggio è stata assunta un’altra squadra di sei persone in carico ai servizi del dipartimento di salute mentale di Lecco. Saranno coordinate dalla cooperativa Larius e si alterneranno lavorando su un numero calibrato di ore perché la finalità è riprendere in mano il proprio percorso di vita, sperimentarsi in un’attività socializzante e su un’esperienza di lavoro.
L’aspetto bello è che tutte le persone coinvolte abitano in questi comuni e questo può tradursi in un’occasione di riscatto sociale: mi occupo di un bene mio e dei miei concittadini. È vero che esperienze di questo genere non maturano competenze specialistiche, non “sfidano” il curriculum vitae, ma riaccendono una luce, rimettono in gioco energie, dinamiche di relazione e una speranza per il futuro. E per qualcuno è un vero paletto, un sostegno al disagio economico
Il progetto Cura e Decoro del Bene Comune si propone anche di favorire azioni di sviluppo comunitario, coinvolgendo professionalità e informalità: «Vogliamo mettere in campo un’attenzione sul territorio allargata, coinvolgere gruppi e realtà di cittadini, speriamo di riuscirci già quest’anno. Se ne sta occupando il community manager: l’idea è di chiamare a raccolta altre esperienze, coinvolgere vari attori della comunità: a breve partiranno i “Cres” ovvero esperienze aggregative per i più piccoli al termine della scuola promosse da diverse organizzazioni sui territori. E durante l’estate c’è anche il progetto “Living Land” per i giovani. Vorremmo far convergere queste iniziative per essere i detonatori di un progetto che mette al centro il bene comune e il bello con grandi e piccoli interventi, che può essere anche prendersi cura del vaso di fiori della stazione di Perledo che non viene mai bagnato. Se arrivo alla stazione e vedo che tutto è in ordine il mio occhio beneficia di una fotografia diversa, idem se la spiaggia è pulita, se i cestini sono sempre svuotati.
Vogliamo costruire il “pezzo che manca” e speriamo che si crei un’attenzione più diffusa
I comuni si sono ingaggiati moltissimo, in alcuni casi il nostro riferimento sono proprio gli stessi sindaci o le stesse sindache. Spetta a noi ora lavorare bene, far crescere questa attenzione. Esperienze di questo tipo riescono nella misura in cui ricevo dai cittadini il messaggio “non ho mai visto la spiaggia così pulita” perché noi addetti ai lavori possiamo dirci che va tutto bene ma la cartina tornasole del progetto Valoriamo è la risposta che viene dalla comunità».