Sviluppato in 26 Comuni della zona dell’Erbese, YOUthLAB mira a fare fronte al problema della scarsità e della frammentarietà degli interventi strategici a favore dell’inclusione e della partecipazione giovanile sul territorio. Dal 2007 infatti le risorse a disposizione del Piano di Zona sono state progressivamente destinate all’area anziani, disabili, fragilità e minori 0-6 anni, mentre su 72 associazioni registrate nella Banca dati del Centro servizi per il Volontariato Comasco nessuna si pone quale ambito di intervento prioritario l’area giovanile.
YOUthLAB intende colmare questo vuoto. Il progetto è rivolto ai ragazzi tra i 14 e 29 anni che, nella zona, sono oltre 11.400 e mira a promuovere la sperimentazione di un nuovo approccio al welfare locale con la condivisione di ruoli e responsabilità tra pubblico e privato nella definizione delle strategie, nelle scelte di pianificazione e investimento, nella realizzazione delle politiche sociali, con il diretto coinvolgimento dei giovani (beneficiari) e della comunità locale.
Nodo centrale del progetto è l’apertura di canali di confronto tra giovani e adulti volti al riconoscimento e alla valorizzazione delle loro potenzialità in una logica di welfare generativo, anche attraverso la riqualificazione e la rigenerazione di spazi urbani.
YOUthLAB lavora su quattro azioni principali. Motore del progetto sono i Laboratori di comunità che prevedono l’avvio di cinque tavoli di progettazione partecipata (uno per ciascun ambito dell’Erbese) volti all’ingaggio dei giovani accanto a scuole, famiglie, comuni, imprese, cittadini e associazioni con proposte di collaborazione e co-progettazione su iniziative di interesse comune che aggancino e vedano i giovani come protagonisti dello sviluppo locale.
Per fare fronte alla mancanza di un luogo fisico che promuova la partecipazione giovanile, YOUthLAB ha in programma la realizzazione di uno spazio fatto da giovani per i giovani, dove gli adulti possano ricoprire un ruolo di facilitatori di processi di empowerment e corresponsabilità. Scenario dell’intervento sarà la Stazione di Erba, concessa in comodato gratuito da Ferrovienord, a partire da un percorso di progettazione partecipata degli spazi realizzato in collaborazione con il centro di ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica. A livello di governance il progetto prevede la sperimentazione di un nuovo modello di welfare territoriale affidando le politiche giovanili ad un tavolo territoriale a cui siederanno, accanto all’ente pubblico, i giovani, quali destinatari degli interventi, cittadini e la comunità locale in tutte le sue forme.
Il progetto prevede inoltre attività di comunicazione e sensibilizzazione della comunità, con l’obiettivo di coinvolgere e avviare la partecipazione attiva di cittadini a partire da un forte valore di ingaggio ad un cambiamento culturale e di approccio nei confronti del mondo giovanile e delle politiche sociali. Un ingaggio che dovrà anche tradursi nella scelta di investire risorse pubbliche e private in un fondo territoriale per le politiche giovanili.