La vita dei genitori è resa più facile dalla comunità

Sperimentare un nuovo modello comunitario per affrontare le sfide della crescita e dell'educazione dei figli

Data di pubblicazione: 14 Dicembre Dic 2015 1501 14 dicembre 2015

Comunità possibile risponde al desiderio delle famiglie di non trovarsi da sole, di riannodare i rapporti e sentirsi accolte dalla propria comunità

Maria Elisabetta Alemanni, responsabile di progetto

Un progetto nato nel cuore della comunità per migliorare la vita delle famiglie. E’ questo Comunità Possibile, l’iniziativa lanciata dal Comune di Magenta per tradurre su un territorio più vasto un’idea sviluppata da un gruppo di cittadini impegnati nella creazione di soluzioni alternative per la conciliazione della vita privata e lavorativa. “Si trattava di reti creative sviluppate dai genitori, per aiutarsi a vicenda nella gestione famigliare, iniziative come la condivisione di una babysitter, ad esempio,” racconta Caterina Chiarelli, coordinatrice di progetto.

“Osservando questi progetti ci siamo resi conto del potenziale che sarebbe derivato, valorizzando le famiglie e concentrandosi così, non solo sulle situazioni difficili, ma sulla totalità delle famiglie del territorio.”

Con i suoi 24 partner e le 54 realtà coinvolte, Comunità Possibile punta davvero a mettere la famiglia al centro, offrendo alle mamme e ai papà un supporto per raggiungere un equilibrio tra casa e lavoro, aiutandoli inoltre ad acquisire nuovi strumenti per l’educazione dei propri figli.

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Tre le tipologie di azioni attivate: iniziative per la promozione di aggregazione tra le famiglie, progetti per favorire la conciliazione casa/lavoro e strumenti a supporto dell’educazione dei figli. Tutte soluzioni attivate in risposta ai bisogni evidenziati dalle famiglie, come sottolinea Caterina Chiarelli.

La cosa che mi ha stupito di più è il grande entusiasmo che le persone dimostrano, sperimentando questi nuovi progetti.

Caterina Chiarelli, coordinatrice di progetto
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Tra queste l’apertura di uno spazio per bambini, genitori e nonni, in cui incontrarsi, confrontarsi e creare nuovi legami, ma anche un luogo in cui le mamme rimaste a casa per prendersi cura dei figli, che vogliono rientrare nel mercato del lavoro possono essere aiutate nella ricerca di una nuova occupazione.

E per quanto riguarda il raggiungimento di una conciliazione tra casa e lavoro, Comunità Possibile ha attivato campi estivi e doposcuola, per offrire un supporto ai genitori nella gestione famigliare durante la chiusura delle scuole, oltre a sviluppare, nell’ambito riguardante il supporto educativo, progetti di aiuto ai bambini nello svolgimento dei compiti a casa.

Eppure, nonostante l’importanza di ottenere un aiuto nella gestione famigliare, la tipologia di azioni più richieste dalle famiglie è quella relativa alla creazione di momenti di incontro e networking. “Credo si possa interpretare come il desiderio delle famiglie di non trovarsi da sole”, spiega Chiarelli. “E’ il bisogno di riannodare i rapporti e sentirsi accolti all’interno della propria comunità. Grazie a Comunità Possibile riescono a trovare una risposta a questa necessità di appartenenza e condivisione.”