FareBeneComune: una comunità con radici e ali

Creare prossimità, promuovere attivazione, costruire legami nel distretto di Pavia

Data di pubblicazione: 27 Novembre Nov 2018 1247 27 novembre 2018
Myles Tan 84040 Unsplash (1)

Vi sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali.” dIce un proverbio cinese.

Ed è questo che vuole realizzare FareBeneComune, uno dei progetti finanziati nella IV edizione del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo: ricostruire una comunità autonoma partendo da basi solide e radici profonde.

Il progetto opera nel territorio pavese dove negli ultimi anni sono cresciuti e si sono diversificati fenomeni di povertà e impoverimento, con un effetto importante sulle famiglie a basso-medio reddito. A risultare particolarmente indebolite dagli effetti della crisi, sono quelle famiglie in cui, alla diminuita capacità economica si sommano difficoltà di altro genere dovute ad eventi negativi improvvisi o a situazioni di conflitto, che mettono in discussione gli equilibri soggettivi, relazionali e sociali. Tali problematiche coinvolgono non solo gli adulti ma anche i figli minori e/o neomaggiorenni, per i quali le difficoltà familiari si riflettono sulla qualità delle opportunità di crescita, studio e socialità. Nella sfera sociale, vanno assottigliandosi o perdendo di efficacia le reti amicali, di vicinato e di prossimità a cui prima si poteva far riferimento, si indeboliscono di conseguenza i legami comunitari. I cittadini avvertono il distacco dalle istituzioni, mostrano sfiducia e tendono a sottolineare i problemi e non i passi in avanti.

La finalità di FareBeneComune è quella di rafforzare la capacità delle famiglie, creando condizioni favorevoli affinché i problemi emergano, vengano condivisi e trovino soluzioni percorribili all’interno di un contesto “family friendly”, in cui servizi, organizzazioni sociali e cittadini lavorino insieme per “fare comunità”, connettendo energie e risorse, rinsaldando legami.

FareBeneComune si propone di sviluppare esperienze di partecipazione e di co-produzione sociale attraverso la creazione di 10 Laboratori permanenti di comunità che diventino punti di ascolto, confronto e mutualità tra famiglie e con altri cittadini residenti, e di formare 60 operatori e 120 volontari attraverso percorsi di apprendimento mirati a creare nuove competenze in relazione alle azioni progettuali.

Abbiamo fatto una mappa dei luoghi più significativi, già punti di riferimento delle famiglie riempiendoli di contenuti: scuole, spazi comunali, sedi di associazioni partner, parrocchie.

Alice Moggi, referente del progetto
John Mark Smith 397655 Unsplash

La strategia di intervento pone al centro le famiglie, partendo dall’assunto che esse rappresentino una risorsa. L’idea è che, se partiamo dallo sviluppo di un nuovo corso di interventi per e con le famiglie, coinvolgendole in prima persona nella coprogettazione dei servizi, sia possibile costruire esperienze di nuovo welfare locale.

Il Consorzio Sociale Pavese, ente capofila, insieme agli altri soggetti coinvolti e attivi nel territorio svilupperanno quattro azioni.

FAMIGLIE #BENECOMUNE intercetterà e coinvolgerà le famiglie che vivono situazioni di difficoltà economica relazionale e sociale con iniziative come il Tutoring Familiare che accompagnerà le famiglie nella risoluzione di problemi economici e nella ri-organizzazione del bilancio familiare; l’accompagnamento alla gestione di conflitti familiari e sociali, il sostegno alla genitorialità che organizzerà interventi di sostegno psico-educativo; promozione della salute e della cura di sé che favorirà circuiti virtuosi valorizzando alcune prime esperienze in corso come lo “psicologo di quartiere” in Borgo Ticino a Pavia, e coinvolgendo medici, operatori sociosanitari, specializzandi e studenti universitari che si impegneranno nella sensibilizzazione sui temi della salute in un’ottica di prevenzione.

Lo psicologo di quartiere è una piccola sperimentazione legata ai quartieri, che allargheremo a tutto il territorio. Lo psicologo non ha un approccio clinico, ma ascolta le persone per orientarle a dei servizi esistenti o per ripensare i servizi.

Alice Moggi

CRESCERE #BENECOMUNE sosterrà i minori e i giovani e offrirà opportunità educative, ricreative, sportive con l’obiettivo di costruire comunità aperte alla partecipazione di tutti i bambini e adolescenti che hanno minori possibilità. “COSTRUIRE #BENECOMUNE” avrà l’obiettivo di creare dei veri e propri laboratori di prossimità, spazi di confronto e coprogettazione. PER FARE #BENECOMUNE” si occuperà di governance, comunicazione e valutazione dei risultati delle attività.

Il progetto FareBeneComune vuole favorire un nuovo sentimento di fiducia e mira a creare nuove sensibilità, competenze e alleanze sul territorio e un sistema di valori e basi solide. Perché una comunità con radici profonde sa camminare e perché no volare.