Restiamo a casa, restiamo connessi, restiamo leggeri

A Pavia, Fare #BeneComune attiva uno sportello di ascolto, percorsi di sostegno psicologico, didattica e attività educative online per le famiglie e le persone più fragili

Data di pubblicazione: 22 Aprile Apr 2020 1527 22 aprile 2020
Didattica Online

Uno sportello gratuito di ascolto, percorsi di sostegno psicologico e di consulenza per genitori, uno spazio compiti a distanza, tutoraggio online per i giovani più fragili, videotutorial di motricità per i bambini e attività educative a distanza per famiglie.

Sono le iniziative messe in campo in questi giorni di emergenza Coronavirus da Fare #BeneComune, uno dei progetti della quarta edizione del progetto “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo, che ha l’obiettivo di rendere Pavia una città sempre più “family friendly” connettendo energie e risorse, rinsaldando legami e generando reti di mutualità tra famiglie.

In questi giorni di isolamento, in cui domande e pensieri possono trasformarsi in preoccupazioni, il Centro Servizi Formazione ha attivato uno sportello gratuito di ascolto per sostenere le persone nella gestione delle emozioni e dei problemi concreti quotidiani legati all'emergenza COVID-19.

E anche i percorsi di sostegno psicologico e di consulenza rivolti a mamme, papà e futuri genitori della Cooperativa Aldia non si interrompono, e proseguono a distanza, per aiutare chi si trova in difficoltà nel trovare le modalità educative e di comunicazione migliori per sostenere i propri figli durante la crescita. Che in questi giorni necessita di qualche attenzione in più.

Sempre la cooperativa Aldia insieme alla Fondazione Costantino, in collaborazione con Mauro Raschini, dottore in scienze motorie e osteopata, ha realizzato e sta diffondendo due videotutorial di motricità per bambini. I tutorial propongono attività riconducibili agli schemi motori di base, che sono il punto di partenza per riuscire a conquistare tutti gli altri tipi di movimenti, dai più semplici ai più complessi: camminare e correre, arrampicarsi, lanciare e afferrare, spostarsi in quadrupedia e strisciare, saltare e atterrare, rotolare. Dal divano alla cucina.

Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado residenti nel Comune di Travacò, continua lo Spazio compiti del Laboratorio Sociale Travacò Siccomario, che si appoggia alle piattaforme Skype o Hangouts, in stretto raccordo con le famiglie. In questi giorni dieci ragazzi di due classi sono seguiti da due educatori due pomeriggi a settimana.

Per i ragazzi e le ragazze del Centro giovanile Comes (Laboratorio Sociale In Pelizza), invece Babele, un'associazione che si occupa da anni di sostenere le famiglie straniere presenti a Pavia, ha attivato un gruppo di tutor volontari che, dall'Italia e dall'estero, sostengono gli adolescenti nella didattica online, soprattutto in questo momento in cui emergono forti le differenze fra chi in casa dispone di mezzi tencologici adeguati e chi no. Desiderio dei tutor è quello di essere connessi, anche emotivamente.

Nell’ambito del Laboratorio Sociale La Torretta, Acli Pavia sta attivando un supporto didattico a distanza per sostenere i ragazzi e le ragazze del Doposcuola Fuoriclasse. L’attività, appoggiata alla piattaforma Zoom, si rivolge a giovani delle scuole secondarie inferiori e superiori e prevede sia incontri pianificati individuali, sia momenti di aggregazione a distanza nei quali i ragazzi possono condividere la loro nuova quotidianità.

Infine nell’ambito delle Laboratorio Sociale La Torretta, gestito da Acli Pavia, le educatrici del Centro prima infanzia e del Tempo per le famiglie, stanno realizzando un’attività educativa a distanza basata su un gruppo WhatsApp. L’attività, rivolta a genitori e bambini, si sviluppa in alcuni momenti live settimanali, grazie ai quali vengono condivisi video tutorial e proposte educative. Ai partecipanti si chiede di contribuire realizzando piccoli compiti e lavoretti creativi e poi di condividere i risultati nel gruppo.

“Quando passerà? Come faccio a sostenere i miei genitori anziani? Cosa posso dire ai miei bambini?”

in questi giorni così incerti sono le domande più frequenti alle quali è difficile dare una risposta e che per questo possono trasformarsi facilmente in preoccupazioni.

A meno che non vengano ascoltate, e allora sì che da esse possono nascere soluzioni nuove per imparare a stare insieme, lasciando spazio al gioco e anche a un po’ di leggerezza. Ed è proprio questo che il Progetto Fare #BeneComune sta portando avanti.