L’emergenza Covid ha cambiato improvvisamente tutte le carte in tavola.
In questo momento di incertezza alcuni progetti sostenuti dal Bando Welfare in Azione di Fondazione Cariplo hanno saputo cogliere e creare nuove opportunità.
Così sono nate azioni utili, innovative e in alcuni casi sorprendenti, che sono state possibili grazie alle competenze messe in campo, all’attivazione delle reti di progetto e alla collaborazione con le realtà del territorio.
La realizzazione di dispositivi di protezione e di valvole biomedicali nel momento dell’emergenza e azioni di sanificazione nella fase post Covid, sono state occasioni per essere vicini alla comunità, realizzare inserimenti lavorativi, raccogliere fondi e attivare nuove risorse.
L’energia si è moltiplicata, i problemi sono diventati opportunità e dai limiti sono nate nuove soluzioni.
Così è stato per Sbrighes! e Tam Tam Tempi di comunità due progetti che, rispettivamente, a Tirano e in 25 comuni del Distretto di Morbegno, provano a immaginare e a costruire un “Welfare di montagna” attivando energie e risorse interne alle comunità locali.
In seguito all’intensificarsi dell’emergenza dovuta alla mancanza di strumenti indispensabili per la cura dei pazienti affetti da Covid19, Sbrighes! ha voluto dare un segno concreto e ha aderito all'iniziativa dell'azienda bresciana Isinnova ideatrice delle “valvole Charlotte e Dave" per adattare semplici maschere facciali subacquee da snorkeling in respiratori d’emergenza. Il Co-factoring di Sbrighes!, in collaborazione con l'azienda locale Pyro&tech, ha messo a disposizione le proprie competenze e la tecnologia della stampante 3D per realizzare prima il prototipo e poi le valvole necessarie al funzionamento delle maschere d’emergenza per respiratori, che una volta assemblate, sono state fornite alle RSA e agli ospedali del territorio che ne hanno fatto richiesta.
Tutti uniti per il bene comune: l’azienda ha reso il brevetto libero per evitare speculazioni e favorire la produzione e il Co-factoring ha lavorato in rete con FabLab locali e non, con aziende e con soggetti del mondo sanitario.
Nel mese di marzo, in piena emergenza, quando i dispositivi di protezione scarseggiavano Tam Tam Tempi di comunità, si è dato l’obiettivo di confezionare 300 mascherine grazie al supporto del laboratorio sartoriale composto da pazienti psichiatrici della Cooperativa La Breva, uno dei partner di progetto. Un modo per essere vicini alla comunità e raccogliere attraverso delle donazioni fondi a sostegno di iniziative a favore delle famiglie del territorio. In un mese, l’obiettivo è stato raggiunto e sono stati raccolti 1500 euro. Dopo questa prima produzione di mascherine, grazie alla donazione del tessuto TNT che il Politecnico di Milano ha fatto alla Cooperativa La Breva, è nata l’iniziativa “Chi fa da sé fa anche per te!”. Presso la sede della Cooperativa sono disponibili due kit: il kit offerta libera composto da 10 tagli di tessuto per 5 mascherine lavabili, accompagnati da elastici e carta modello per adulti e bambini, oppure il kit torna indietro composto da 20 tagli di tessuto per 10 mascherine, 5 da tenere per sé e 5 da restituite per essere poi donate a delle persone bisognose dei comuni vicini.
La sartoria è ancora chiusa ma continuiamo a lavorare a distanza per essere vicini alla comunità.
Un esempio di contaminazione di idee arriva da Legami Leali, un progetto che nel territorio della costa gardesana bresciana ha l’obiettivo di accrescere fra i giovani il livello di informazione e di consapevolezza relativo all’illegalità, che ha realizzato delle visiere facciali protettive con la stampa 3D.
La nostra piccola produzione si ispira a un videotutorial messo in rete da un gruppo di ragazzi del varesotto, che durante la pandemia ha iniziato a realizzare delle visiere per donarle a ospedali e forze dell'ordine del territorio.
Simon Silver è il ragazzo residente nel varesotto che con altri quattro amici ha cominciato a produrre in serie, durante la pandemia, le visiere facciali e a donarle alle forze dell'ordine e al personale degli ospedali della sua provincia. I ragazzi, a loro volta, hanno preso l'idea da un video realizzato da un ragazzo svedese sempre su Youtube, e "rimbalzato" su un network.
In collaborazione con tre realtà del Garda bresciano che ospitano makers e lavorano con i giovani, anche Legami Leali ha iniziato a realizzare visiere per donarle a chi sul territorio ne avesse bisogno. Sono il FabLab Valle sabbia, Salòtto Cultura Giovani e Inter.Media le tre realtà che hanno messo a disposizione 5 stampanti 3D con le quali sono state realizzate, finora, circa 600 visiere, donate a cooperative del territorio, uffici, attività commerciali come parrucchieri ed estetisti. Le visiere sono anche disponibili presso i Comuni e alcuni negozi del Garda, in cambio di una libera donazione che andrà a sostenere i laboratori del progetto. L’obiettivo è distribuirle nelle farmacie del territorio e presso le sedi delle varie realtà (cooperative, bar, negozi) che fanno parte della rete progettuale.
Dare valore e produrre lavoro è la sfida di Valoriamo, un progetto che nel distretto di Lecco coinvolge le aziende che puntano alla responsabilità sociale d’impresa, investendo in servizi di welfare aziendale a km0.
Prima del Covid, il progetto aveva attivato, insieme alle Cooperative sociali di tipo B (finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate), un servizio di pulizie di primavera da proporre ai cittadini a un prezzo calmierato, più una piccola donazione, per il Fondo, presso la Fondazione comunitaria del Lecchese, dedicato ad aumentare le risorse economiche per le politiche di inclusione lavorativa dei soggetti fragili.
Poi con il Covid tutto si è fermato. Ma con la ripartenza, e l’esigenza di sanificazione gli ambienti, le cooperative si sono dotate di Nebulizzatori ad ozono per la sanificazione degli ambienti, il servizio di pulizie è stato ripensato. Così è nato “Facciamo brillare il lavoro” rivolto alle aziende, ristoranti, b&b, sempre a un prezzo calmierato e una donazione per il Fondo.
Abbiamo ricevuto in pochi giorni 24 richieste, abbiamo fatto 19 sopralluoghi e abbiamo svolto 11 sanificazioni, riuscendo a realizzare un inserimento lavorativo.
Sono invece 24 le persone inserite per provvedere alla sanificazione dei centri estivi, alle consegne pasti, alla distribuzione di dispositivi di sicurezza e per svolgere la funzione di triage. Un numero che cresce di giorno in giorno.
Nuove energie, nuove idee, nuovi brevetti stanno circolando liberamente in questo periodo storico. Un momento in cui molti hanno messo in campo le loro competenze per essere utili alle persone più vicine e, come nel caso delle maschere subacquee, hanno finito per fare il giro del mondo.
Leggi anche gli articoli
Per continuare a restare vicini ognuno nella propria casa
Nascono nuovi canali per sentirsi vicini
Lo sguardo della comunità oltre l’emergenza
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
È possibile rimanere aggiornati visitando i canali social dei progetti