A Pavia una Mappa per le famiglie

Nel pavese nasce la Mappa dei Laboratori Sociali e dei Gruppi di Cittadini che si dedicano allo sviluppo del territorio

Data di pubblicazione: 1 Novembre Nov 2020 1732 01 novembre 2020
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Nasce nel pavese per far conoscere alle famiglie i luoghi, le realtà e le persone che sul territorio contribuiscono allo sviluppo del welfare di comunità.

È la Mappa dei Laboratori Sociali e dei Gruppi di Cittadini realizzata nell’ambito di Fare #BeneComune, uno dei progetti della quarta edizione del progetto “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo, che ha l’obiettivo di rendere Pavia una città sempre più “family friendly” connettendo energie e risorse e generando reti di mutualità tra famiglie.

La mappa è stata ideata con la collaborazione del Centro Servizi Volontariato, partner di progetto, che ha fatto un lavoro dal basso con quelle associazioni e gruppi informali attivi in città in azioni di cura del verde, di scambio e mutuo aiuto, di condivisione e incontro per famiglie.

È il primo tentativo di mappare le realtà del pavese.

Antip Petronela, responsabile comunicazione e fundraising

Sulla mappa trovano spazio quelle realtà nate per valorizzare specifici luoghi o per rispondere a un bisogno condiviso. Sono 7 Laboratori sociali attivati da Fare #BeneComune (Crosione, La Torretta, Social Bistrot - Il Naviglio, Travacò Siccomario, In Scala, in Pelizza, Spazio Q) e 8 gruppi di cittadini (Scaloppine, Parchi Pavia Ovest, Condivivi un Parco, Amici del Borgo Ticino, Parole in Movimento, Marmite Famiglie Intorno, Rete Scuola Genitori e Spazio Gioco).

Le mappe, realizzate e distribuite grazie a un lavoro di rete, hanno raggiunto 7000 famiglie. Inserite all’interno del BambinLibro, il libretto che ha raccolto le proposte dei laboratori, storie, giochi e attività per le famiglie, creato quest’anno al posto del tradizionale BambInFestival, sono state distribuite nelle attività commerciali, nelle farmacie, nelle aziende, alla Caritas, nelle case popolari, e in tutte le sedi dei Laboratori

Nei prossimi mesi vorremmo distribuire le mappe anche nelle scuole.

Antip Petronela

Una mappa aperta alle proposte e alla partecipazione.

Grazie a questo strumento, Giuseppe Soggetti, Responsabile Segreteria Artistica del Teatro Fraschini di Pavia, è venuto a conoscenza dei Laboratori sociali e ha deciso di coinvolgerli nell’evento di riapertura del Teatro che si è svolto il 29 settembre. Si chiama 98 giorni, come il periodo di chiusura che i teatri hanno dovuto rispettare a causa della pandemia: una performance con un forte valore simbolico durante la quale 98 artisti, tra cui attori, danzatori, circensi, tecnici e maestranze, in rappresentanza delle professioni del teatro italiano duramente colpite dagli effetti della pandemia, hanno raggiunto 34 luoghi diventati simbolo durante il lockdown. Luoghi che hanno dovuto chiudere le porte alla cittadinanza come le RSA, le scuole, i collegi universitari e i musei . E luoghi che invece le porte le hanno spalancate e sono diventati punti di riferimento durante la quarantena, come le sedi dei Laboratori Sociali di Crosione, La Toretta, Social Bistrot - il Naviglio e Spazio Q. Qui gli artisti hanno recitato simultaneamente la poesia Nove Marzo Duemilaventi di Mariangela Gualtieri.

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È portentoso quello che succede. E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano. Forse ci sono doni. Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo.

Nove Marzo Duemilaventi di Mariangela Gualtieri.

Grazie alla mappa sono nate anche nuove connessioni fra i gruppi e i Laboratori Sociali.

Come è accaduto con il gruppo di cittadini CondiVivi un parco, che la scorsa estate ha partecipato più volte alle pulizie di quartiere organizzate dalle associazioni che animano il Laboratorio Sociale Crosione.

O il gruppo delle Scaloppine, che ha collaborato con l'associazione Babele, che coordina il Laboratorio Sociale in Scala, alla diffusione del BambinLibro e delle mappe.

O ancora Aldia Cooperativa Sociale, partner di progetto, che collaborando con un gruppo di cittadini ha attivato all’interno della Scuola dei Genitori percorsi individualizzati sulla genitorialità e realizzato vari incontri sul benessere della famiglia.

Una piccola mappa, grande poco più del palmo di una mano, che è già riuscita ad aprire nuove porte, accorciare le distanze e dare un abbraccio, anche se virtuale, a chi ne aveva bisogno.