Il welfare a KMO? Un antidoto anche contro gli effetti della pandemia

Nel lecchese la piattaforma del progetto Valoriamo aiuta i cittadini e le piccole attività

Data di pubblicazione: 3 Febbraio Feb 2022 1146 03 febbraio 2022

Una comunità è fatta di reciprocità e trova forza quando un territorio con i suoi cittadini, le sue aziende, il pubblico e il terzo settore, decide di stringere un patto di comunità e di generare nuove risposte ai bisogni. È il caso di Valoriamo-un progetto attivo nel lecchese e sostenuto dalla quarta edizione del Bando Welfare di Comunità di Fondazione Cariplo-che ha realizzato un Welfare Inclusivo a KM0, coinvolgendo imprese, attività economiche, enti non profit, cittadini e lavoratori e oltre trenta soggetti pubblici, privati e di rappresentanza del lecchese.

Dallo scorso anno è partner tecnico sull’erogazione di risorse economiche per aiutare le famiglie sulla solidarietà alimentare con una piattaforma dedicata, attraverso il partner di progetto TreCuori. Una piattaforma che, oltre alle famiglie, ha permesso di sostenere anche i piccoli negozi di vicinato, messi in crisi dall’emergenza sanitaria. Racconta Anna Di Nardo, responsabile del progetto: «I comuni fino al 2020 per emettere i buoni spesa solidali si erano sempre arrangiati “artigianalmente” stringendo accordi con i supermercati acquistando le tessere.

Articolo 1

Con la proposta di Valoriamo abbiamo mappato le attività del territorio e abbiamo potuto produrre buoni spesa specifici per i vari Comuni. Buoni che sono diventati spendibili in supermercati, farmacie, negozi di prossimità. Abbiamo potuto orientare la spesa anche nelle attività economiche di vicinato grazie a un circuito di spesa a loro dedicato, per sostenerli nel difficile periodo della pandemia

Anna di Nardo, responsabile di Valoriamo

Nel 2021 su 323.000 euro che i comuni avevano messo a disposizione per i buoni spesa, circa 100.000 sono stati incassati dai negozi di vicinato. Inoltre, nell’ottica della circolarità virtuosa delle azioni di Valoriamo, una parte di ricavato dell’operazione complessiva è stato versato sul Fondo per l’inclusione lavorativa, a sostegno dell’inserimento di persone svantaggiate o vulnerabili. Marco Berera è il titolare di un piccolo market di Malavedo (un rione della città di Lecco)

Sono contento perché nel nostro negozio sono stati spesi più di 200 buoni destinati a famiglie bisognose. Abbiamo cercato di dare il massimo! Qui a Malavedo, oltre a noi, sono rimasti solo due parrucchieri, una farmacia, un bar e penso che un negozio di vicinato ci voglia sempre, anche per non far morire il paese. Ci sono tante persone anziane che si ritrovano da noi anche solo per chiacchierare, un negozio in un piccolo paese è anche un punto di aggregazione

Marco Berera, titolare di un piccolo market
Foto Farmacista

Tramite il DL 25/05/21 n.73, sono arrivate nuove risorse economiche ai Comuni per il sostegno alimentare ma anche per il sostegno alle spese per affitto, utenze, Imu, mutui, Continua Di Nardo: «Abbiamo quindi fatto una seconda proposta ai Comuni. E ora con questa nuova proposta il beneficiario può fare domanda per i contributi caricando direttamente sulla piattaforma tutta la documentazione necessaria, semplificando le procedure burocratiche e amministrative e andando nella direzione della digitalizzazione di questo tipo di processi. Abbiamo anche ampliato la rete dei negozianti presente nella piattaforma, collaborando come partner tecnico anche al Fondo Aiutiamoci nel lavoro, che sostiene, sempre con le modalità di erogazione dei comuni con Buoni Spesa o rimborsi, anche le persone che hanno perso il lavoro nel 2021.

I commercianti non hanno nessun costo per aderire a questa piattaforma e incassano esattamente la cifra del buono dopo soli 10 giorni. Abbiamo pensato anche ai cittadini che non sono in grado di fare la domanda in modo digitale e abbiamo formato alcuni sportelli territoriali all’uso della piattaforma, per poterli aiutare». Conclude Di Nardo:

La piattaforma è uno strumento sempre più riconosciuto nel territorio provinciale. Adesso sono presenti 116 attività economiche, 29 supermercati, 38 alimentari di prossimità, 26 farmacie, 11 cartolerie, 7 ristoranti e pizzerie, 5 bar e gelaterie. Oltre ad aiutare i cittadini e i piccoli negozianti è un canale importante anche per i comuni che, a causa dell’aumento del numero di cittadini in situazione di fragilità a causa del Covid, erano sempre più in affanno per gestire le domande

Anna Di Nardo