Opera su un territorio di 182.204 abitanti corrispondenti a circa 85.000 nuclei familiari, Nove+, il progetto sviluppato sul Municipio 9 del comune di Milano, comprendente i quartieri di Affori, Bruzzano, Comasina, Bovisasca, Bicocca, Niguarda, Dergano, Bovisa, Maciachini e Isola.
Promosso da 15 enti tra cui il privato sociale, le scuole e le istituzioni, Nove+, punta a sviluppare una comunità auto-educante sperimentando modelli di welfare generativo volti a integrare i cittadini nella progettazione e realizzazione degli interventi educativi, trasformandoli in una vera e propria risorsa.
Sul territorio verranno infatti messi a disposizione degli abitanti, cinque Poli fisici e simbolici, come punti di riferimento stabili sia per la lettura e la condivisione dei bisogni, sia per la ricerca e la sperimentazione comune delle risposte.
I Poli sorgeranno in prossimità di scuole, centri di aggregazione giovanile, parrocchie, parchi gioco e caseggiati densamente popolati da famiglie con minori. Saranno luoghi strategici di miglioramento ed innovazione, dove, a partire dalle esigenze delle famiglie e dei cittadini verrà ripensato il sistema di offerta dei servizi di supporto alle famiglie stesse e alla genitorialità, spazi per condividere buone pratiche e mettere in rete competenze, in un’ottica di scambio e mutuo-aiuto che restituiscano alle famiglie e alla comunità allargata responsabilità e funzioni educative nei confronti delle nuove generazioni.
La famiglia, opportunamente coinvolta e supportata, assume un ruolo centrale nel progetto, diventando motore della comunità. Particolare attenzione verrà dedicata alle famiglie e ai minori di origine straniera, promuovendo l’attivazione di luoghi di prossimità per sostenere le famiglie immigrate nel percorso educativo delle nuove generazioni e corsi di italiano.
A svolgere un ruolo chiave nel progetto sarà anche la scuola, che sarà chiamata ad innovare profondamente i percorsi didattici, a partire dall’adozione e dall’utilizzo di nuove tecnologie e dalla formazione degli insegnanti.
Il progetto concepisce inoltre gli spazi scolastici come luoghi di incontro per tutta la comunità e sarà proprio in questi contesti che verranno sviluppate occasioni di incontro e scambio intergenerazionale, iniziative di progettazione partecipata coinvolgendo gli abitanti nella promozione di attività creative, espressive, culturali, sportive e di cura collettiva dei luoghi. Non solo i cittadini e i genitori, ma anche i ragazzi, saranno direttamente coinvolti nell’ideazione ed attuazione di attività da realizzare all’interno delle scuole e di strategie di autofinanziamento. Nell’ambito di Nove+, saranno inoltre sviluppati percorsi volti ad aiutare i giovani a rischio di abbandono scolastico e in cerca di occupazione, agendo sulla valorizzazione delle proprie competenze
Tra le diverse iniziative, lo spazio accoglienza e orientamento lavorerà come punto di raccolta delle disponibilità di artigiani, commercianti, aziende e pensionati al fine di trasmettere ai più giovani competenze e occasioni di attivazione attraverso l’avviamento di esperienze di “Scuola Bottega”. Per gli adolescenti tra i 14 e 17 anni con percorsi formativi interrotti saranno invece proposti “Percorsi di employability” mettendo a sistema le competenze specifiche dei vari partner, dall’informatica (creazione di app e siti internet) alla meccanica (ciclofficina, costruzione biciclette).
Nell’Accordo di Rete sono coinvolte 3 associazioni commercianti e alcune imprese locali: saranno questi i primi soggetti con cui avviare e consolidare esperienze di alternanza scuola lavoro e opportunità lavorative. Altre aziende saranno coinvolte per inziative di volontariato aziendale specializzato e si prevede l’ingresso di altre realtà in corso di progetto.