Il sistema di cura nell’ambito della salute mentale non favoriscono le persone ad essere protagoniste nella realizzazione del proprio percorso di cura e della loro inclusione nella società. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda aveva, nel 2017, 4.947 utenti in carico, di cui 1.200 portatori di bisogni clinici complessi inseriti nel percorso di presa in carico. L’età media dei pazienti è di 46,5 anni, ciò significa persone con genitori anziani, destinati o ad un progetto di vita autonoma o ad una comunità.
Uno stato dell'arte che ha dato vita al progetto la cui rete si è costituita nel tempo sia come necessità di integrare interventi da parte dei soggetti pubblici e privati del territorio interessato, sia raccogliendo la sollecitazione delle associazioni di utenti - Rete utenti Lombardia e La Salute in Testa - emerse in particolare all’interno di un percorso di formazione sulla recovery organizzato nel 2016 dalle ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda e ASST Fatebenefratelli e Sacco. Proprio la recovery è il cuore metodologico di aMIcittà che pone l’attenzione sul protagonismo della persona sia rispetto al proprio progetto di cura che verso la comunità, attraverso lo strumento del Budget di Salute che, coerentemente con i dettami della LR 29 2016 n°15, verrà utilizzato per promuove integrazione delle prestazioni sanitarie con quelle sociali attraverso progetti individualizzati che mettano a sistema risorse (in parte già presenti) di tipo sanitario, di tipo sociale, con il coinvolgimento della realtà locale e delle risorse degli utenti.
Si prevede la realizzazione di 175 budget di salute, percorsi semestrali di intervento personalizzato, rivolti a 60 beneficiari. Gli assi di riferimento per la realizzazione del budget di salute saranno tre: l’abitare, l’inclusione sociale e il lavoro.
L’equipe che si occuperà di realizzare i budget di salute vedrà il coinvolgimento di Esperti in Supporto tra Pari (ESP). Gli ESP sono persone che hanno vissuto l’esperienza del disagio psichico e che realizzeranno un supporto “peer to peer” nei confronti dei beneficiari diretti del progetto.
Il progetto si muove su due azioni principali in cui si sostanzia il cambiamento. La prima è “L’attivazione della comunità” vista come uno dei più importanti tasselli di supporto ai Budget di Salute: il progetto infatti vuole favorire la crescita della comunità stessa come soggetto. Si lavorerà nella logica di far crescere senso di responsabilità, competenze e senso di appartenenza alla comunità dei soggetti perché possano essere in grado di risolvere i problemi che hanno e di aiutarsi reciprocamente. La seconda è la costruzione di “reti sociali naturali” nella consapevolezza che una comunità attiva può prefigurarsi come comunità curante, capace di offrire tutela nei propri confronti e in quelli dei singoli; è il possibile sviluppo comunitario in relazione alla crisi del welfare state. Il progetto offrirà una sollecitazione di processi di welfare mix con l’esplicita attenzione verso la solidarietà sociale e le reti informali di aiuto, all’interno del quale gli erogatori di cura (naturali e vocazionali), quali familiari, amici, vicini, volontari e altri possano integrarsi tra loro e con i servizi pubblici e formali comunali e per la salute mentale.