Il contesto interessato alla proposta progettuale è il territorio dell’ASL VCO attualmente ripartito dal punto di vista socio-sanitario in 3 Distretti sanitari a cui corrispondono 3 Consorzi Intercomunali di Servizi Sociali; comprende 77 comuni della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola e 7 del novarese, con una popolazione residente di 171.390 abitanti. L’invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento di patologie croniche hanno prodotto un impatto rilevante sull’aumento della domanda di servizi per la cronicità, sulla spesa sociale e sulla gestione dei percorsi di cura a carico delle famiglie.
Il progetto, che ha come capofila la Provincia del VCO e coinvolge i Consorzi dei servizi sociali, le RSA e una pluralità di organizzazioni non profit del territorio, mira a migliorare la qualità della vita della popolazione anziana fragile sviluppando azioni di monitoraggio e prevenzione per favorire la permanenza nel proprio contesto di vita in condizioni protette e mettendo in campo azioni articolate per ricomporre la frammentazione dei servizi e per rafforzare le risorse disponibili, grazie all’attivazione della comunità territoriale e al supporto delle tecnologie digitali.
Oltre al riorientamento delle risposte territoriali verso l’intercettazione precoce dei bisogni e l’ accompagnamento delle persone ai servizi appropriati, il progetto intende sviluppare servizi in sharing per innovare l’offerta di servizi domiciliari rivolta alle persone anziane.
La cura è di casa intende inoltre potenziare e attivare la rete comunitaria attraverso iniziative divulgative di sensibilizzazione e lo sviluppo del protagonismo degli anziani attivi. Per incrementare le risorse a sostegno della progettualità la rete degli attori coinvolti svilupperà adeguate strategie di comunicazione e di fundraising di comunità (creazione di un Fondo VCO Social per la domiciliarità).
Il progetto prevede il coinvolgimento di oltre 200 figure professionali dei servizi socio-sanitari e di circa 350 volontari. Le attività a regime riguarderanno progressivamente almeno 700 anziani fragili vulnerabili e altrettanti familiari.