Contrastate il progressivo impoverimento dei nuclei familiari, rigenerando valore sociale. E’ questo l’obiettivo di Welfare Lodigiano di Comunità, l’iniziativa promossa dal Comune di Lodi e sviluppato in partnership con decine di organizzazioni del territorio, dove, come sottolinea Roberto Vho, referente del progetto, “secondo i dati, circa 220mila persone 92mila famiglie, vivono in condizioni di povertà”.
Quattro gli assi di intervento: cibo, casa, lavoro e sviluppo della comunità.
Per garantire infatti l’accesso ad un’alimentazione equilibrata anche alle famiglie in difficoltà, grazie ad una collaborazione con aziende e supermercati del territorio, entro la fine del 2016 verranno attivati 3 empori solidali, oltre ad un servizio per la distribuzione di prodotti alimentari a lunga scadenza ad altre organizzazioni impegnate nella lotta alla povertà.
Al centro del progetto, anche il tema casa, per facilitare infatti l’accesso ad un’abitazione sicura, il progetto prevede l’istituzione di di fondi a rotazione da utilizzare per congelare i procedimenti di sfratto in esecuzione, recuperando abitazioni sfitte e creando nuove modalità per far incontrare domanda e offerta, ma anche creando dispositivi di mediazione fra privati proprietari e famiglie in difficoltà, sviluppando un dispositivo di matching tra famiglia e abitazione con il coinvolgimento dei servizi sociali.
Un ruolo chiave nello sviluppo dell’azione sarà infatti ricoperto dagli accordi che verranno stipulati coi proprietari immobiliari per ottenere affitti calmierati, per le persone più fragili. Previsti inoltre anche “monitoraggi educativi” per sviluppare piani di rientro, offrendo formazione e supporto nella gestione dei bilanci familiari o attivando forme di microcredito.
A rappresentare il terzo asse di Welfare Lodigiano di Comunità, il lavoro.
Per offrire un supporto a chi si trova in difficoltà, sono stati attivati 17 programmi specifici per il supporto alla nascita di nuove imprese e il recupero di attività artigianali tradizionali ormai in disuso: un esempio tra tutti, la bottega del calzolaio e la ciclofficina.
Cuore del progetto, e quarto asse di Welfare Lodigiano di Comunità, è lo sviluppo della comunità, considerato centrale per la prevenzione delle difficoltà e il sostegno a chi ha bisogno d’aiuto. Per questo sono stati attivati una cinquantina di orti sociali, luoghi di incontro e scambio. Emblematico, il fatto che i frutti del lavoro della comunità, vengano redistribuiti a livello locale, tra le famiglie che si trovano in difficoltà.